A 86 anni torna a scuola per la licenza media

A 86 anni torna tra i banchi per conseguire la licenza media: una storia di riscatto e passione per lo studio, simbolo di inclusione e resilienza

13 giugno 2025 21:55
A 86 anni torna a scuola per la licenza media - Anziana che legge
Anziana che legge
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A ottantasei anni ha deciso di riprendere in mano i libri, sedersi tra i banchi e affrontare l’esame di licenza media. Dopo una vita di lavoro e impegno sociale, una donna sarda diventa simbolo di resilienza e passione per lo studio, affascinata dalla geometria e circondata dalla solidarietà dei compagni più giovani

Una nuova sfida tra i banchi, presentarsi a 86 anni all’esame finale per la licenza media

A 86 anni ha scelto di rimettersi in gioco, frequentando le lezioni del Cpia 1 Karalis nella sede di San Sperate. Con entusiasmo e determinazione ha seguito il percorso scolastico, fino a presentarsi all’esame finale per la licenza media, che sta sostenendo in questi giorni. La sua partecipazione non è passata inosservata: si è distinta come una studentessa modello, apprezzata per l’interesse, la costanza e la capacità di socializzare con compagni provenienti da culture e contesti diversi.

Geometria, amicizia e inclusione, non è mai troppo tardi per la licenza media

Durante l’anno scolastico, si è appassionata al teorema di Pitagora e non ha perso neanche una gita didattica. A Natale ha organizzato un pranzo per i compagni che non avevano una famiglia con cui condividerlo, cucinando piatti tradizionali come l’agnello sardo. I compagni, molti dei quali provenienti da Gambia, Camerun, Tunisia, Honduras e Costa d’Avorio, l’hanno omaggiata con un cesto di frutta, riconoscendole affetto e gratitudine. La classe si è così trasformata in una vera comunità multiculturale.

Una vita tra sacrifici e viaggi

Nata poco prima della Seconda guerra mondiale, ha vissuto un’infanzia segnata dalle difficoltà economiche e dall’assenza del padre, impegnato in guerra. Come molte ragazze della sua generazione, ha dovuto rinunciare presto alla scuola per lavorare e contribuire al sostentamento familiare. Dopo anni di impieghi, ha lavorato come domestica per un cardinale, trasferendosi a Roma e viaggiando con lui in diversi continenti, fino a stabilirsi nuovamente nel suo paese natale.

Impegno civico e passione per la cultura

Rientrata a San Sperate, è diventata un punto di riferimento nella comunità, presiedendo il Centro italiano femminile e offrendo il suo tempo come volontaria della Caritas. Lettrice appassionata, ha frequentato assiduamente la biblioteca comunale. Ora, con il ritorno tra i banchi, realizza un sogno rimasto in sospeso per decenni, ispirando studenti di ogni età a non arrendersi mai alla rassegnazione e a credere nel valore trasformativo dell’istruzione.