Abuso dei permessi 104: la Cassazione conferma il licenziamento

La Cassazione stabilisce che l’abuso dei permessi 104 per fini personali costituisce giusta causa di licenziamento e violazione della buona fede.

08 settembre 2025 08:14
Abuso dei permessi 104: la Cassazione conferma il licenziamento - assistenza familiare legge 104
assistenza familiare legge 104
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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2157/2025, ha ribadito che l’uso improprio dei permessi 104 può costituire giusta causa di licenziamento. Un dipendente, sorpreso a svolgere attività sportive durante le ore destinate all’assistenza della madre disabile, è stato licenziato. La sentenza sottolinea l’obbligo di rispettare il nesso causale tra permesso e assistenza, pena conseguenze disciplinari gravi.

Le regole sui permessi 104

La Legge 104/1992 (art. 33, comma 3) garantisce ai lavoratori pubblici e privati tre giorni di permesso retribuito al mese per assistere familiari con disabilità grave non ricoverati a tempo pieno. L’indennità è anticipata dal datore di lavoro e poi rimborsata dall’INPS.
Possono beneficiarne genitori, coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto e parenti entro il secondo grado, estendibile al terzo in particolari condizioni. La finalità del beneficio è esclusivamente quella di garantire assistenza concreta, non attività personali o ricreative.

Il caso del licenziamento

Un lavoratore aveva fruito di due ore di permesso 104 in diverse giornate del 2022, risultando però impegnato in uscite sportive in bicicletta. Le indagini di un’agenzia investigativa hanno dimostrato la sistematicità della condotta, evidenziando un uso improprio e fraudolento del beneficio. La Corte d’Appello di Brescia e successivamente la Cassazione hanno confermato la legittimità del licenziamento per giusta causa.
La Suprema Corte ha chiarito che l’utilizzo dei permessi per fini diversi dall’assistenza costituisce violazione dei doveri di correttezza e buona fede, arrecando danno sia al datore di lavoro, sia all’INPS. Il permesso deve quindi essere funzionalizzato in modo prevalente all’assistenza del familiare disabile, pur con margini limitati di gestione personale.

Le conseguenze dell’abuso dei permessi 104

L’uso improprio dei permessi 104 rappresenta non solo una violazione delle norme, ma anche un abuso della fiducia concessa al lavoratore e della tutela sociale che la legge intende garantire. La Cassazione ribadisce che il beneficio va esercitato con senso di responsabilità e nel rispetto della sua funzione originaria: l’assistenza alla persona disabile. Qualsiasi utilizzo alternativo e reiterato, finalizzato a scopi personali o ricreativi, integra una grave lesione dei doveri di lealtà e buona fede e può legittimare il licenziamento immediato.

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