venerdì, 4 Ottobre 2024
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Agenzia delle Entrate: nuova truffa via email

Attenzione alla nuova truffa online con false email dell'Agenzia delle Entrate su irregolarità fiscali. Non fornire dati personali e consulta fonti ufficiali.

Il 25 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha segnalato un nuovo tentativo di truffa online che coinvolge false email relative a presunte irregolarità fiscali. Queste email truffaldine mirano a carpire i dati personali degli utenti tramite tecniche di phishing ben strutturate e suddivise in più fasi. Gli utenti devono prestare la massima attenzione per evitare di cadere nella trappola.

Falsa email dall’Agenzia delle Entrate

La prima fase della truffa si manifesta con un’email che sembra provenire dal “Servizio Amministrativo AE”. All’interno si invita il destinatario a esaminare un documento allegato che illustrerebbe una presunta irregolarità fiscale. Tuttavia, l’indirizzo email del mittente non corrisponde a quelli ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, e il documento viene firmato da un inesistente “Capo del Servizio Accertamenti Fiscali”.

Questo dovrebbe già allertare il destinatario.

Il documento allegato, pur contenendo i loghi ufficiali dell’Agenzia, riporta un dominio sospetto, come un indirizzo email @outlook.com, e invita la vittima a contattare l’ente entro cinque giorni per risolvere la presunta irregolarità. Questo è un chiaro segnale che si tratta di una truffa.

Seconda email truffa con falsa firma del direttore

Se la vittima risponde all’email, scatta la seconda fase. Il truffatore invia una nuova email apparentemente firmata da Enrico Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ma ancora una volta l’indirizzo email utilizzato non è ufficiale. La comunicazione viene arricchita da loghi e riferimenti dell’Agenzia, cercando di apparire il più ufficiale possibile.

Il testo della seconda email aumenta il senso di urgenza, richiedendo un rapido riscontro e l’esame di un allegato pdf. Il documento presenta una “Proposta di definizione bonaria delle infrazioni”, con richieste di pagamento che possono raggiungere anche i 30.000 euro e che includono vantaggi per chi accetta l’accordo.

Fase successiva: contatto telefonico o via SMS

Se la vittima fornisce i propri dati personali, come richiesto nel file pdf, potrebbe ricevere ulteriori comunicazioni via telefono o SMS da falsi operatori dell’Agenzia delle Entrate. Il consiglio è di non fornire informazioni e di consultare un commercialista o un ufficio territoriale dell’Agenzia prima di prendere qualsiasi decisione.

L’Agenzia delle Entrate ha già disconosciuto questi messaggi e raccomanda di non cliccare su link sospetti, non fornire dati personali e non ricontattare i mittenti delle comunicazioni.

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