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AI e disinformazione: il doppio ruolo dell’Intelligenza Artificiale

Disinformazione online: il duplice ruolo dell’AI” – 17 aprile ore 18:00. Riflessioni su rischi e opportunità dell’AI nell’informazione.

La disinformazione online è diventata una delle sfide più complesse del nostro tempo. L’intelligenza artificiale, con il suo crescente impiego, gioca un ruolo ambivalente in questo contesto. Da un lato, può essere utilizzata per generare contenuti ingannevoli come testi, immagini e video difficilmente distinguibili dalla realtà. Dall’altro, l’AI offre anche strumenti potenti per il contrasto e il riconoscimento dei contenuti falsi. BicoccAlumni (La Community degli Alumni dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca) propone un incontro dedicato al tema: “Disinformazione online: il duplice ruolo dell’AI” 17 aprile, ore 18:00 – Evento online. L’incontro, organizzato da BicoccAlumni, esplorerà i vari aspetti di questa problematica, mettendo in luce i rischi e le opportunità derivanti dall’uso della tecnologia nell’informazione online.

La disinformazione alimentata dall’AI

L’intelligenza artificiale ha contribuito significativamente alla proliferazione della disinformazione. Algoritmi avanzati sono in grado di generare testi e immagini che appaiono incredibilmente realistici, rendendo difficile per gli utenti distinguere tra verità e falsità. L’accesso sempre più facile a strumenti di generazione automatica ha ampliato la portata di campagne disinformative, influenzando l’opinione pubblica e alterando il flusso di informazioni online. Questo fenomeno solleva preoccupazioni sul controllo della veridicità dei contenuti e sulla responsabilità degli sviluppatori di queste tecnologie.

L’AI come strumento di contrasto alla disinformazione

Se da un lato l’AI contribuisce alla disinformazione, dall’altro essa offre anche soluzioni per contrastarla. Sistemi avanzati di analisi del linguaggio naturale, apprendimento automatico e rilevamento delle immagini stanno diventando sempre più efficaci nel riconoscere e segnare contenuti falsi o manipolati. Organizzazioni e piattaforme digitali si stanno dotando di strumenti basati sull’intelligenza artificiale per monitorare e moderare i contenuti, cercando di preservare l’integrità dell’informazione. Tuttavia, anche questi strumenti non sono esenti da limiti e sfide, come la gestione dei falsi positivi e l’adattamento alle nuove tecniche di manipolazione dei contenuti.

Tecnologia, verità e autorità delle fonti

In un contesto di crescente digitalizzazione, le fonti di informazione non sono più definite unicamente dalla tradizionale autorità istituzionale. Oggi, l’affidabilità di un contenuto si gioca sulla sua origine, sulla tecnologia che lo produce e sulle modalità con cui viene condiviso. L’AI, infatti, ha ridefinito le dinamiche di fiducia e autorità nell’informazione. Gli algoritmi possono influenzare la visibilità di contenuti, alterando la percezione della verità pubblica. Pertanto, è fondamentale sviluppare una riflessione critica su come i cittadini, i media e le istituzioni possano navigare questa nuova realtà digitale.

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