Le organizzazioni sindacali hanno chiesto chiarimenti al Ministero dell’Istruzione e del Merito sul calcolo dei 120 giorni di attività didattica, requisito fondamentale per il completamento dell’anno di formazione e prova dei docenti neoassunti. La questione riguarda in particolare i docenti assunti tramite concorsi PNRR, con l’obiettivo di garantire che il percorso di formazione sia accessibile al maggior numero di insegnanti possibile.
Criteri per il conteggio dei 120 giorni: il giorno libero è incluso?
Secondo il DM 226/22, i 120 giorni comprendono:
- Giorni di effettivo insegnamento.
- Attività svolte presso la sede di servizio, tra cui valutazione, progettazione, formazione e partecipazione a riunioni collegiali.
Le organizzazioni sindacali, tra cui Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal, Gilda degli Insegnanti e Anief, hanno chiesto conferma che il giorno libero settimanale sia conteggiato nei 120 giorni di attività didattica, soprattutto nei casi in cui l’orario scolastico sia distribuito su cinque giorni settimanali. Questa interpretazione mira a evitare penalizzazioni per i docenti che rispettano il contratto settimanale ma hanno un giorno libero predefinito.
Il percorso formativo: struttura e destinatari dell’anno di formazione e prova
L’anno di formazione e prova è articolato in quattro fasi:
- Incontri in presenza per un confronto diretto tra docenti e formatori.
- Laboratori formativi mirati alla didattica innovativa.
- Peer-to-peer e osservazione in classe, per migliorare la pratica professionale.
- Formazione online, con strumenti forniti da Indire.
Il percorso ha una durata complessiva di 50 ore, volte a valorizzare le competenze didattiche attraverso una rielaborazione guidata, attività pratiche e osservazione reciproca.
Devono partecipare al periodo di formazione e prova:
- Docenti neoassunti a tempo indeterminato.
- Docenti che passano di ruolo o che ripetono il percorso per valutazioni negative.
- Assunti da procedure straordinarie, come i concorsi PNRR o bandi specifici (es. DDG 2575/2576 del 2023).
Non devono svolgere l’anno di prova i docenti che lo hanno già completato nello stesso grado di istruzione o che rientrano in un ruolo già ricoperto in passato.
Requisiti per il superamento dell’anno di prova
Il superamento dell’anno di formazione e prova dipende dai seguenti criteri:
- 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 di attività didattica.
- Completamento delle 50 ore di formazione.
- Esito positivo del test finale e della valutazione complessiva.
Il calcolo dei giorni è proporzionalmente ridotto per i docenti con contratti part-time o cattedre a orario ridotto. Tuttavia, resta centrale il rispetto del monte ore formativo e la qualità delle attività didattiche svolte.
L’impatto sui docenti assunti nei concorsi PNRR: occorre la massima equità
La richiesta di chiarimenti da parte dei sindacati riflette l’esigenza di garantire equità e flessibilità per i docenti assunti tramite procedure straordinarie, come i concorsi PNRR, la cui tempistica si estende fino a dicembre. L’obiettivo è assicurare che tutti i neoassunti abbiano la possibilità di completare l’anno di prova, superando eventuali ostacoli interpretativi relativi al calcolo dei 120 giorni e al giorno libero.
Questa richiesta pone le basi per una maggiore chiarezza normativa e una gestione più uniforme delle procedure di formazione, in linea con le esigenze dei docenti e delle istituzioni scolastiche.
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