Potrebbero essere anticipati a maggio i pagamenti degli arretrati derivanri dal taglio del cuneo fiscale per il personale scolastico, previsti come già detto dalla Legge di Bilancio 2025. A sostenere questa ipotesi alcuni siti specializzati sul settore. Tuttavia, persistono ancora molte difficoltà tecniche legate alla piattaforma NoiPA, che rischiano di posticipare ulteriormente l’accredito in busta paga degli importi attesi da docenti e personale ATA. La mensilità più attendibile, secondo le nostre fonti, rimane senza dubbio quella di giugno 2025.
Ritardi per motivi tecnici: la richiesta politica del M5S di intervento e la mancata risposta del ministro
Secondo quanto raccontato nei gorni scorsi da Il Messaggero, il ritardo nei pagamenti deriverebbe da problematiche tecniche nella gestione della piattaforma degli stipendi. Il saldo degli arretrati era inizialmente previsto per giugno, ma una recente interrogazione parlamentare potrebbe accelerare i tempi. Il deputato Antonio Caso (M5S), capogruppo in Commissione Cultura, ha infatti sollecitato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a fornire chiarimenti in merito alle difficoltà operative, chiedendo di anticipare il pagamento al mese di maggio.
L’origine del problema: aggiornamenti e sicurezza informatica
Le criticità gestionali sono dunque collegate all’infrastruttura informatica gestita da Sogei per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Gli adeguamenti richiesti dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno infatti bloccato l’attivazione delle funzionalità necessarie per il calcolo e il versamento delle somme. Ad oggi, NoiPA non ha ancora recepito le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio, rendendo impossibile il pagamento automatico degli importi dovuti. Quello che rincresce è anche la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte dei responsabili della stessa piattaforma NoiPA.
Gli importi attesi e il possibile calendario dei pagamenti
La misura sul taglio del cuneo fiscale 2025 garantisce un incremento mensile in busta paga fino a 83,33 euro netti, per un totale di circa 1.000 euro annui destinati ai lavoratori con redditi medio-bassi. Per il personale scolastico, ciò si traduce in arretrati pari a circa 500 euro ciascuno. Il cedolino di aprile non ha incluso tali importi, e non è stata confermata l’ipotesi di un cedolino speciale a parte. La prossima tappa sarà la comunicazione ufficiale del Ministro Giorgetti in Aula, prevista nei prossimi giorni.
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