Assegno unico: possibili ritardi nei pagamenti di settembre
Assegno unico: a settembre 2025 pagamenti dal 20, possibili ritardi; dal 2026 rivalutazioni e aumenti per famiglie e maggiorazioni.
Il pagamento dell’Assegno unico universale (Auu) di settembre 2025 è atteso come sempre intorno al giorno 20. Quest’anno la data cade di sabato e ha sollevato dubbi su possibili ritardi, ma l’Inps punta a rispettare la scadenza. Previsti accrediti regolari per la maggior parte delle famiglie e variazioni per chi ha aggiornato l’Isee o comunicato cambiamenti nel nucleo. Intanto si delineano le prime stime di rivalutazione dell’assegno dal 2026.
Quando arriva l’Assegno unico a settembre
Secondo il calendario, l’Assegno unico verrà pagato attorno al 20 settembre. Nonostante la data cada di sabato, ciò non dovrebbe comportare slittamenti: il giorno è bancabile e l’Inps intende mantenere la puntualità. Solo per esigenze tecniche o organizzative potrebbero verificarsi accrediti distribuiti in più giornate, comunque completati entro l’inizio della settimana successiva. Tempistiche diverse riguarderanno chi ha aggiornato l’Isee o comunicato variazioni familiari: in questi casi i pagamenti arriveranno tra il 27 e il 30 settembre.
Cosa cambia per l’Assegno unico universale dal 2026
Settembre sarà cruciale anche per stimare gli importi futuri dell’Auu. Con la Nota di aggiornamento al Def, il governo fornirà le previsioni di inflazione che guideranno la rivalutazione delle prestazioni sociali. Le prime ipotesi parlano di un tasso tra l’1,6% e l’1,8%, che porterà a un aumento della quota massima da 201 a circa 204 euro al mese per figlio minorenne, mentre la minima salirà a 58,50 euro. Rivalutazioni sono attese anche per le maggiorazioni: per i figli successivi al secondo, per le madri under 21 e per i nuclei con entrambi i genitori lavoratori. Ancora più consistente l’aumento per i bambini sotto l’anno di età o fino a tre anni in famiglie numerose, dove la quota massima potrebbe superare i 307 euro mensili. I nuovi importi decorreranno da gennaio 2026, con arretrati pagati a febbraio.
Rivalutazioni 2026, aumenti in arrivo
Il pagamento dell’Assegno unico di settembre resta fissato intorno al 20, con eventuali slittamenti solo tecnici. Parallelamente, da gennaio 2026 scatteranno aumenti legati all’inflazione, garantendo importi più alti e maggiore tutela per le famiglie beneficiarie.