Auguri pasquali del preside solo a chi ‘lavora davvero’: scoppia la polemica

Una lettera di auguri pasquali inviata da un Dirigente Scolastico della provincia di Brescia ha generato un’ondata di polemiche all’interno della comunità scolastica. Il messaggio, rivolto a docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, ha suscitato malumori e reazioni contrastanti, tanto da arrivare all’attenzione dei sindacati.

Auguri selettivi e accuse velate: il contenuto della lettera

Nel testo della lettera, inizialmente improntato al ringraziamento, il preside ha riservato gli auguri di buona Pasqua solo a una parte del personale scolastico. In particolare, li ha indirizzati esclusivamente a chi, secondo quanto riportato da Il Giorno, “non ha mai mancato nei propri impegni”, è stato “sempre presente in servizio anche in condizioni di salute non ottimali” e non ha mostrato “atteggiamenti conflittuali con la dirigenza”. Queste frasi, dal tono inequivocabile, sono state interpretate da molti come accuse indirette verso altri colleghi, giudicati evidentemente meno meritevoli. La scelta del dirigente ha innescato una discussione sul modo in cui sono stati distinti i “virtuosi” dai presunti “fannulloni”.

Un ambiente lavorativo già teso

La seconda parte della comunicazione conferma un clima teso all’interno dell’istituto. Il dirigente denuncia comportamenti che definisce come poco corretti, facendo riferimento a chi “si iscrive a master per assentarsi dal lavoro” o a chi pratica “assenze strategiche”. Questi passaggi rafforzano la percezione di un ambiente lavorativo non sereno, in cui la fiducia tra il personale e la dirigenza appare incrinata. L’intento di valorizzare l’impegno di alcuni si è trasformato, agli occhi di molti, in un attacco implicito verso altri membri del corpo scolastico.

Auguri pasquali al vetriolo: reazioni della comunità scolastica e l’intervento dei sindacati

La reazione della comunità scolastica dopo gli auguri pasquali selettivi non si è fatta attendere. Numerosi docenti e genitori hanno espresso il proprio disappunto, definendo la comunicazione inadeguata e irrispettosa nei confronti dell’intero personale. La lettera è stata segnalata alle organizzazioni sindacali, che potrebbero valutare eventuali iniziative a tutela dei lavoratori coinvolti. Nel frattempo, il caso continua a far discutere e solleva interrogativi sul ruolo della dirigenza scolastica nel garantire un clima inclusivo e collaborativo, soprattutto in occasioni simboliche come le festività.