La trattativa per il rinnovo del contratto del comparto scuola è in stallo, con il governo che propone un aumento stipendio scuola ben al di sotto delle aspettative, alimentando il malcontento tra docenti e personale ATA.
La questione degli aumenti retributivi
Il governo ha proposto un aumento medio lordo di 136 euro al mese, ma questa cifra è solo teorica. Infatti, da questo importo va sottratta l’indennità di vacanza contrattuale (IVC), già percepita dai lavoratori nei mesi scorsi. Questo porta l’aumento effettivo a circa 56-57 euro lordi al mese, un valore considerato del tutto insufficiente dalle organizzazioni sindacali.
Dal 2008, il personale della scuola ha subito una perdita del potere d’acquisto di circa il 9%, risultando tra le categorie più penalizzate nel settore pubblico. Questo ulteriore ritardo nel rinnovo del contratto aggrava la situazione, aumentando il divario tra le retribuzioni e il costo della vita.
Aumento stipendio: le posizioni dei sindacati
Le principali sigle sindacali hanno espresso forte insoddisfazione, giudicando l’offerta del governo inadeguata rispetto al caro vita e alle esigenze dei lavoratori del settore. La contrattazione doveva rappresentare un’opportunità per garantire un aumento dignitoso, ma le cifre proposte non rispondono alle aspettative.
Le richieste sindacali si basano sulla necessità di un adeguamento salariale che permetta di compensare anni di stagnazione retributiva e di garantire stipendi più competitivi. Se le risorse stanziate non aumenteranno, il rischio è che si arrivi a un braccio di ferro tra le parti, con possibili ripercussioni sulle tempistiche per la firma del contratto.
Prossimi passi e rischi di stallo
Dopo Pasqua, riprenderanno gli incontri tra i rappresentanti sindacali e l’Aran, l’agenzia governativa incaricata della negoziazione. Se non ci saranno proposte migliorative, lo scenario più probabile è quello di un irrigidimento delle posizioni, con il rischio di ulteriori ritardi nella firma del contratto e possibili mobilitazioni da parte del personale scolastico.
L’attesa è alta, ma senza nuovi stanziamenti, il rinnovo potrebbe slittare ulteriormente, lasciando i lavoratori della scuola senza un reale adeguamento retributivo.