Bambino aggredisce tre maestre: ricoverate in ospedale
A Frosinone un bambino di sei anni ha aggredito tre maestre con calci e testate: tutte ricoverate. Ancora sconosciute le cause del gesto improvviso


Un grave episodio di violenza ha coinvolto un bambino di sei anni e tre insegnanti in una scuola della provincia di Frosinone. Il piccolo, in preda a un’esplosione di rabbia, ha colpito le docenti con calci e testate, provocando ferite che hanno reso necessario il trasporto in ospedale. Ancora ignoti i motivi del gesto
L’aggressione di un bambino durante l’orario scolastico
L’episodio è avvenuto lunedì 26 maggio, nella tarda mattinata, all’interno di un istituto scolastico situato in un comune della provincia di Frosinone. Un bambino di sei anni ha improvvisamente aggredito una delle sue maestre con calci e testate, scatenando momenti di caos in aula. All’intervento delle altre due insegnanti per tentare di calmare la situazione, il minore ha rivolto la stessa violenza anche nei loro confronti, colpendole con uguale intensità.
Ferite e trasporto al pronto soccorso
Le tre insegnanti, tutte di età compresa tra i 40 e i 45 anni, hanno riportato escoriazioni e traumi minori, ritenuti comunque meritevoli di cure mediche. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno disposto il trasporto delle docenti al pronto soccorso dell’ospedale più vicino. Nonostante le lesioni non siano gravi, l’episodio ha scosso profondamente l’intera comunità scolastica, sollevando interrogativi sulla gestione di situazioni così complesse in ambiente educativo.
Il bambino affidato alla madre
Secondo quanto riportato da Fanpage, il bambino è stato affidato alla madre subito dopo l’accaduto. Al momento non sono noti i motivi del gesto, né si conoscono eventuali precedenti comportamentali. Non è chiaro se il bambino fosse seguito da personale specialistico o se l’istituto fosse già a conoscenza di eventuali criticità. L’evento apre un dibattito urgente sul supporto psicologico e formativo nelle scuole primarie, soprattutto nei casi in cui emergano segnali di disagio comportamentale.
Un fatto che interroga scuola e famiglie
Il caso ha suscitato una forte reazione pubblica. Insegnanti, genitori e dirigenti scolastici si interrogano su come prevenire simili episodi, garantendo al contempo il diritto all’istruzione e la sicurezza del personale. È evidente la necessità di un rafforzamento dei servizi di supporto psicopedagogico, così come una più stretta collaborazione tra scuola, famiglie e servizi sociali. La vicenda di Frosinone rappresenta un campanello d’allarme da non ignorare, per evitare che la violenza possa diventare parte del vissuto scolastico quotidiano.