Basta urla e ordini: il pedagogista Novara rivoluziona l’educazione domestica
Il pedagogista Daniele Novara propone di insegnare l’ordine ai bambini senza comandi, ma con imitazione, collaborazione e spazi organizzati per l’autonomia.
Il pedagogista Daniele Novara, fondatore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, propone un nuovo approccio educativo per insegnare l’ordine ai bambini. Non più comandi come “metti a posto”, ma imitazione e collaborazione, con spazi organizzati che favoriscano autonomia e crescita.
L’imitazione al posto dell’obbedienza
Daniele Novara, attivo dal 1989 nella ricerca pedagogica e autore di numerose pubblicazioni, ha pubblicato sui social una riflessione destinata a cambiare il modo in cui i genitori affrontano la quotidiana battaglia del riordino. Il tradizionale comando diretto «Metti a posto i giocattoli» risulta pedagogicamente inadeguato per i bambini sotto i sei anni, perché questa fase evolutiva è caratterizzata da un pensiero dicotomico che impedisce l’elaborazione di richieste complesse di obbedienza passiva. La soluzione indicata da Novara è sostituire il comando con l’invito “Adesso sistemiamo i giochi”, trasformando l’attività in momento condiviso. Secondo l’esperto, l’apprendimento per imitazione è il meccanismo educativo fondamentale che consente ai più piccoli di interiorizzare comportamenti e routine.
Novara: organizzazione degli spazi e autonomia progressiva
La proposta del fondatore del CPP non si limita alla relazione adulta-bambino, ma investe anche l’assetto materiale dell’ambiente domestico. Una strutturazione precisa degli spazi, con contenitori dedicati a ciascuna tipologia di gioco, permette ai bambini di sviluppare capacità di ritrovare autonomamente i propri oggetti e di evitare il caos del grande contenitore unico. Questo approccio pratico trasforma il riordino in un percorso di conquista graduale dell’ordine, in cui il bambino diventa protagonista della propria organizzazione quotidiana. L’obiettivo è sviluppare autonomia progressiva, non imporre un comportamento rigido.
Un percorso evolutivo rispettoso dei tempi
Il pedagogista sottolinea che l’educazione all’ordine è un processo evolutivo naturale che non può essere forzato con imposizioni. In più di trent’anni di attività del CPP e attraverso strumenti come il Parent Counseling e la direzione della rivista “Conflitti”, Novara ha mostrato come rispettare i tempi di sviluppo individuali consenta di trasformare il riordino da battaglia quotidiana a momento di crescita condivisa. La metodologia proposta non è un semplice trucco, ma una visione maieutica dell’educazione che punta a rendere i bambini progressivamente responsabili, usando la collaborazione come leva educativa al posto dell’obbedienza passiva.