Il 2025 porta con sé un pacchetto di misure significative per sostenere il benessere di cittadini, famiglie e lavoratori in Italia. Il “Bonus Benessere 2025” non identifica un’unica agevolazione, ma raggruppa diverse iniziative tra supporti economici, detrazioni fiscali e ampliamento del welfare aziendale. Scopri come sfruttare al meglio queste opportunità .
Vacanze assicurate con il Bonus Vacanze INPS 2025
Una delle agevolazioni più attese è il Bonus Vacanze INPS 2025, noto anche come Estate INPSieme Senior. Questa iniziativa, dedicata ai pensionati e alle loro famiglie, rende le vacanze estive più accessibili. Il bonus si rivolge ai pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici (GDP) e alla Gestione Fondo Postelegrafonici. Possono includere nel beneficio anche coniugi e figli conviventi con disabilità . Copre un’ampia gamma di spese: alloggio, vitto, attività ricreative, escursioni, sport e assicurazione. I soggiorni possono essere in Italia, all’estero o su navi da crociera.
A quanto ammonta l’importo
Gli importi variano: fino a 800 euro per soggiorni di 8 giorni/7 notti e fino a 1.400 euro per 15 giorni/14 notti. In alcuni casi specifici, i rimborsi raggiungono i 2.100 euro.
Per richiedere il Bonus Vacanze INPS, bisogna presentare la domanda online sul portale INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS. L’INPS pubblica bandi con scadenze precise; per il 2025, ad esempio, le domande si sono aperte a febbraio e le graduatorie sono uscite a maggio.
Welfare aziendale: più vantaggi per i dipendenti
Le novità fiscali del 2025 rafforzano il welfare aziendale, offrendo ai datori di lavoro nuovi strumenti per supportare i propri dipendenti in modo esentasse. Le aziende possono ora rimborsare ai dipendenti, senza tassazione, spese per utenze domestiche, affitto dell’abitazione principale e interessi sul mutuo. I limiti di esenzione per i fringe benefit aumentano: 1.000 euro per tutti i lavoratori e 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico. Questo si traduce in un significativo aumento del potere d’acquisto per molte famiglie.
Sostegno alla salute: detrazioni e Bonus specifici
Il Bonus Benessere 2025 dedica particolare attenzione alla salute psicofisica, con una serie di misure volte a garantire cure e assistenza. Continua la possibilità di detrarre il 19% delle spese mediche sostenute per visite, esami, farmaci e dispositivi medici. Un aiuto concreto per alleggerire l’onere della spesa sanitaria.
Il Bonus Psicologo trova conferma anche per il 2025, un supporto prezioso per chi necessita di sostegno psicologico. L’importo varia in base all’ISEE: da 500 a 1.500 euro per ISEE inferiori a 15.000 euro.
Diverse categorie di cittadini mantengono l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, inclusi coloro con basso reddito, anziani o minori, disoccupati, persone con patologie croniche, invalidità o in stato di gravidanza.
Bonus per anziani e caregiver: un aiuto concreto
Il 2025 introduce importanti novità anche per gli anziani non autosufficienti e per chi se ne prende cura. Dal 2 gennaio 2025, l’INPS eroga una nuova Prestazione Universale per anziani non autosufficienti. Questa include un “assegno di assistenza” integrativo fino a 850 euro mensili. Possono accedere gli anziani con almeno 80 anni, un ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro e che già percepiscono l’indennità di accompagnamento. I caregiver, coloro che assistono familiari con disabilità grave o non autosufficienti, possono accedere a contributi economici. Le modalità e gli importi variano a livello regionale e si integrano con strumenti nazionali come l‘Assegno di Inclusione.
Ulteriori Bonus fiscali per i lavoratori dipendenti
Il Bonus Benessere 2025 prevede anche benefici fiscali diretti per i lavoratori dipendenti:
- Bonus Fiscali: Riconoscimento di bonus fiscali per redditi fino a 20.000 euro.
- Detrazioni Aggiuntive: Ulteriori detrazioni per redditi tra 20.001 e 40.000 euro, offrendo un alleggerimento fiscale a un’ampia fascia di lavoratori.
Per la maggior parte di queste agevolazioni, i requisiti di reddito (spesso basati sull’ISEE) e di categoria sono fondamentali. Le domande si presentano prevalentemente online, attraverso il portale INPS, o con il supporto di CAF e patronati.
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