Buoni pasto scuola 2025: novità nel contratto Istruzione, per ATA e docenti
Buoni pasto per docenti e ATA nel nuovo contratto Istruzione 2022-2024: Anief chiede welfare, aumenti salariali e fondi per valorizzazione scolastica.


Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per i comparti Istruzione, Università e Ricerca potrebbe finalmente introdurre una misura attesa da anni: i buoni pasto per il personale scolastico e della ricerca. Anief, attraverso il suo presidente Marcello Pacifico, insiste sull’importanza di estendere questo strumento di welfare anche ai lavoratori della Conoscenza.
Buoni pasto nella scuola: una misura di equità
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, sottolinea come l’introduzione dei buoni pasto per il personale della scuola e della ricerca rappresenti un atto di giustizia e parità all’interno della pubblica amministrazione. “Non esiste una motivazione valida per cui i lavoratori della Conoscenza non debbano avere accesso ai buoni pasto, come avviene per gli altri dipendenti pubblici”, ha dichiarato.
Secondo Anief, i buoni pasto dovrebbero rientrare tra le misure generalizzate di welfare e non dipendere da vincoli come la presenza fisica sul posto di lavoro o un numero minimo di ore lavorate. Ogni lavoratore – docente, ATA, educatore – dovrebbe beneficiarne, indipendentemente dalla modalità di lavoro (in presenza o da remoto).
Verso un nuovo welfare nel contratto 2022–24
Anief propone l’inserimento dei buoni pasto come misura strutturale del nuovo CCNL 2022–24, seguendo l’esempio della formazione retribuita già riconosciuta giuridicamente. L’obiettivo è estendere le tutele anche ai precari e rafforzare la valorizzazione del personale scolastico, con particolare attenzione agli ATA e ai neoassunti.
Come finanziare i buoni pasto e aumentare il salario accessorio
Anief avanza una proposta concreta sull’utilizzo delle risorse disponibili, che ammontano complessivamente a circa 300 milioni di euro. In particolare:
- 114 milioni derivano dai risparmi per la mancata attivazione di nuovi profili professionali ATA;
- 40 milioni provengono dai fondi per la formazione incentivante destinata a vice-dirigenti scolastici e figure di sistema prive dell’indennità di reggenza;
- 100 milioni (che saliranno a 200 milioni) sono risorse per la valorizzazione del sistema scolastico;
- 15 milioni arrivano dai risparmi ottenuti tramite il dimensionamento scolastico.
Queste risorse, secondo il sindacato, vanno distribuite equamente per aumentare il salario accessorio di docenti e ATA e per sostenere il riconoscimento dei buoni pasto.
Contrattazione e prospettive future: cosa aspettarsi dall’Aran
Pacifico chiede al Governo impegni concreti per superare il divario retributivo tra il personale scolastico e gli altri lavoratori della pubblica amministrazione. Serve rinnovare almeno altri due contratti per raggiungere un equilibrio salariale adeguato.
L’attenzione si concentra ora sull’incontro del 26 giugno presso l’Aran, dove si discuterà anche di temi fondamentali come:
- reclutamento del personale ATA;
- assunzioni del personale docente;
- introduzione del doppio canale di reclutamento, considerato ormai non più rinviabile.
L'introduzione dei buoni pasto e l’impiego mirato delle risorse rappresentano elementi chiave per una vera riforma del sistema scolastico. Anief spinge affinché queste misure trovino spazio nel nuovo contratto, contribuendo a migliorare le condizioni lavorative del personale della scuola, dell’università e della ricerca, e garantendo maggiore equità all’interno del pubblico impiego.