Carenza di docenti di sostegno al Nord: scuole in affanno all’inizio dell’anno
Al Nord l’anno scolastico inizia con la solita emergenza: scuole e segreterie in affanno per carenza di insegnanti di sostegno e turnover continuo.
Con l’avvio dell’anno scolastico torna la cronica carenza di insegnanti di sostegno al Nord. Dalle primarie alle superiori, le scuole si trovano a dover gestire classi incomplete e un incessante turnover. Dirigenti, segreterie e docenti raccontano a SkyTg24 un quadro che mette in luce criticità ormai strutturali e difficoltà di reclutamento.
Sostegno: organici scoperti e lezioni a rischio
All’Istituto Comprensivo Thouar-Gonzaga di Milano, che accoglie circa 900 alunni tra elementari e medie, servirebbero 30 insegnanti di sostegno ma al momento ne mancano 4. La dirigente spiega che “l’organico non è ancora al completo, in particolare mancano alcuni docenti di sostegno e questo non ci permette di garantire il tempo pieno sin da subito”. La situazione, già nota negli anni scorsi, si ripete ancora, incidendo sulla continuità didattica e sull’inclusione degli alunni con disabilità.
Il peso del costo della vita e il turnover
Molti dei docenti nominati provengono da altre regioni. Una giovane insegnante racconta: “È molto complicato vivere qui a Milano con questi stipendi. L’unica cosa che ci dà forza è condividere un obiettivo comune per aiutare concretamente i ragazzi”. Negli istituti superiori, come il Cattaneo (940 studenti), la situazione è analoga: servono 11 insegnanti di sostegno, 6 sono stati assegnati ma di questi solo uno è presente, uno ha rinunciato all’incarico e altri 4 hanno chiesto congedi. Il costo della vita elevato, unito alla precarietà dei contratti, alimenta un turnover che ostacola la stabilità educativa.
Segreterie sotto pressione e ricerca continua
Le segreterie scolastiche vivono una pressione crescente. “Tanti docenti nominati su sostegno vengono, prendono servizio e vanno via perché arrivano da fuori regione e noi dobbiamo organizzarci per trovare i supplenti”, spiegano dagli uffici amministrativi. Una richiesta di congedo lunga, “dal 2 settembre al 30 giugno”, è arrivata proprio mentre SkyTg24 era presente, simbolo di una ricerca di docenti senza sosta che si ripete ogni anno. In questo scenario, il lavoro burocratico aumenta esponenzialmente e l’obiettivo dell’inclusione rischia di diventare sempre più difficile da raggiungere.