Importanti novità in arrivo per la Carta del docente, lo strumento che consente agli insegnanti di utilizzare un bonus economico per l’aggiornamento professionale. La VII Commissione Cultura del Senato ha approvato l’emendamento 6.0.100, presentato dal Governo, al decreto-legge n. 45 del 7 aprile 2025. Le modifiche entreranno in vigore a partire dall’anno scolastico 2025/2026.
Carta del docente: un nuovo decreto per i criteri e l’importo del bonus
Secondo quanto stabilito dal nuovo emendamento, a partire dal prossimo anno scolastico, sarà un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, adottato congiuntamente con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, a definire i criteri e le modalità per l’erogazione della Carta del docente. Lo stesso decreto stabilirà anche l’importo del bonus annuale. Poiché l’importo verrà calcolato in base al numero effettivo dei docenti aventi diritto e alle risorse economiche disponibili, è altamente probabile una riduzione dell’attuale somma di 500 euro annui. L’ampliamento della platea dei beneficiari comporterà, infatti, una naturale redistribuzione dei fondi disponibili.
Stretta sulla rendicontazione: obbligo di fattura entro 90 giorni
Un’altra modifica rilevante riguarda le modalità di rendicontazione delle spese. Per ottenere il rimborso, l’utilizzo della Carta dovrà essere comprovato da fatture da presentare entro 90 giorni dalla validazione dei buoni. In caso contrario, si perderà il diritto al rimborso. La nuova scadenza dei 90 giorni sarà applicata anche retroattivamente per tutte le fatture riferite a buoni validati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Carta del docente estesa anche ai supplenti annuali: una conquista storica
Tra le novità più attese vi è l’estensione del bonus anche ai docenti precari con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno e al 31 agosto. A confermarlo è Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e presidente di FGU Gilda Unams: “In applicazione della legge di bilancio 2025, il bonus Carta del docente sarà esteso anche ai supplenti annuali. Un risultato straordinario, frutto di un impegno sindacale costante e determinato”. Questa estensione rappresenta una svolta importante e riconosce, finalmente, l’importanza del lavoro dei docenti a termine nel sistema scolastico italiano.
Arretrati per i precari: in attesa dell’attuazione tecnica
Infine, per quanto riguarda l’eventuale riconoscimento degli arretrati ai docenti precari a seguito delle sentenze favorevoli, si dovrà attendere l’espletamento dei tempi tecnici e amministrativi necessari. La storica sentenza del Consiglio di Stato n. 1842/2022 aveva infatti sancito il diritto dei docenti non di ruolo a beneficiare della Carta del docente, aprendo la strada a rimborsi anche retroattivi. Ruscica conclude sottolineando l’importanza dell’azione sindacale in questa conquista: “Un altro risultato importante, reso possibile dall’impegno continuo del nostro sindacato. Ma non ci fermiamo: continueremo a lavorare per garantire diritti e dignità a tutti i docenti, di ruolo e non”.
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