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Chiamata diretta per i supplenti: l’Anp chiede una riforma per fermare il “valzer delle cattedre”

L'ANP propone la chiamata diretta per i supplenti, chiedendo in Commissione Istruzione del Senato maggiore autonomia ai dirigenti scolastici.

Ogni anno scolastico si apre con l’assegnazione di oltre 200 mila supplenze annuali, spesso caratterizzate da continui cambi di insegnanti, in particolare nel settore del sostegno, dove molti docenti non risultano specializzati. L’Associazione nazionale presidi (Anp) ha rilanciato in Senato la proposta di introdurre la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, per garantire maggiore continuità didattica. L’intervento è stato illustrato da Sandra Scicolone davanti alla Commissione Istruzione del Senato, con riferimento alla gestione del prossimo anno scolastico.

Chiamata diretta: i dirigenti scolastici propongono di superare le graduatorie tradizionali

La richiesta dell’Anp prevede di sostituire il sistema attuale basato su graduatorie nazionali e provinciali, come le GaE, le Gps e le graduatorie di istituto, con una modalità di selezione più diretta e responsabile. I dirigenti scolastici, supportati dai comitati di valutazione, dovrebbero avere la possibilità di scegliere i supplenti in base alle esigenze reali delle scuole, evitando i ritardi e le assegnazioni poco coerenti. Secondo l’Anp, questo sistema permetterebbe di migliorare l’efficienza del reclutamento e di rafforzare la qualità dell’insegnamento, specialmente in contesti complessi.

Preoccupazione per i fondi non strutturali nel welfare scolastico

Durante l’audizione, l’Anp ha anche commentato le recenti misure a favore del welfare studentesco, sottolineando come la dotazione di un milione di euro non rappresenti un investimento strutturale. Anche i finanziamenti destinati alla formazione dei docenti sul disagio giovanile sono stati giudicati insufficienti, trattandosi di risorse temporanee e non integrate in una strategia a lungo termine. L’associazione chiede un impegno più concreto per sostenere studenti e insegnanti in modo stabile e continuativo.

Allarme sui fondi per il funzionamento scolastico: “Servono anche per la carta igienica”

Infine, è stato lanciato un allarme sull’erosione dei fondi per il funzionamento delle scuole. Scicolone ha denunciato la cronica insufficienza delle risorse disponibili, sottolineando come spesso le famiglie siano costrette a intervenire economicamente anche per le spese basilari, come la carta igienica. “Si prende a piene mani da un fondo già saccheggiato”, ha dichiarato la rappresentante dell’Anp, chiedendo un aumento dei finanziamenti per garantire la piena operatività degli istituti scolastici.

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