HomeComunicatiCompensi Maturità: fermi al 2007 per presidenti e commissari

Compensi Maturità: fermi al 2007 per presidenti e commissari

La UIL Scuola RUA denuncia i compensi inadeguati per la Maturità, fermi al 2007. Si chiede un adeguamento immediato per commissari e presidenti di commissione.

La questione dei compensi per i membri delle commissioni della Maturità torna prepotentemente d’attualità. A sollevare il problema è Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, che denuncia una situazione ormai insostenibile: le retribuzioni per commissari e presidenti di commissione sono bloccate da quasi due decenni, ancorate a normative economiche del lontano 2007. Una vera e propria anomalia, se si considera l’impatto dell’inflazione e la notevole perdita del potere d’acquisto registrata negli ultimi anni. Questo stallo non solo mortifica la professionalità e l’impegno del personale docente coinvolto, ma evidenzia anche una scarsa attenzione da parte della politica verso il mondo della scuola.

Maturità: compensi inadeguati e inflazione galoppante

I compensi attualmente erogati per l’impegnativo lavoro durante la Maturità sono regolati dal decreto interministeriale del 24 maggio 2007. All’epoca, secondo i dati Istat, il tasso di inflazione si attestava all’1,8%. Oggi, il quadro è drasticamente cambiato, con un’inflazione cumulata che ha eroso significativamente il valore di quelle cifre. La denuncia del sindacato mette in luce una disparità inaccettabile, aggravata dal fatto che, come sottolineato da D’Aprile, alcuni docenti impegnati negli esami, inclusi gli insegnanti di sostegno, rischierebbero addirittura di non essere retribuiti per il loro fondamentale contributo.

Compensi Commissari e Presidenti Maturità UIL Scuola RUA

Il potere d’acquisto in calo per il personale scolastico

Il problema dei compensi per gli Esami di Stato si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà per il personale scolastico. Il rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha recentemente evidenziato una riduzione del potere d’acquisto di circa il 9% negli ultimi quindici anni. Il personale della scuola non ha potuto beneficiare, in termini di crescita salariale, dei periodi di sviluppo economico del Paese, vedendo la propria situazione aggravarsi ulteriormente con l’attuale rallentamento del Prodotto Interno Lordo e l’assenza di un rinnovo contrattuale.

La richiesta di un adeguamento immediato dei compensi ai commissari della Maturità

Di fronte a questo scenario, la Uil Scuola Rua ribadisce la necessità di un intervento immediato. L’adeguamento dei compensi non è visto solo come un atto di giustizia e di valorizzazione della professionalità docente, ma anche come una leva per l’economia nazionale. Stipendi più dignitosi potrebbero, infatti, sostenere i consumi e contribuire a contrastare gli effetti di una crisi del costo della vita sempre più pesante per le famiglie. La richiesta è chiara: servono risposte concrete e un adeguamento economico che tenga conto della realtà attuale.

Valorizzare il lavoro per rilanciare il Paese

L’obiettivo dichiarato dal sindacato è duplice. Da un lato, si punta a dare il giusto riconoscimento al lavoro che il personale della scuola svolge quotidianamente con dedizione e competenza. Dall’altro, si intende fornire uno stimolo all’economia del Paese. Un aumento delle retribuzioni per tutti i lavoratori del comparto scolastico è considerato un passo irrinunciabile per rimettere in moto l’Italia, sostenendo la domanda interna e valorizzando un settore strategico come quello dell’istruzione, a partire da un appuntamento cruciale come la Maturità.

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