Condotta scolastica, Valditara: più partecipazione e meno punizioni passive

Condotta scolastica, Valditara presenta la riforma: voto decisivo per l’ammissione, addio sospensioni passive, spazio a percorsi di cittadinanza attiva

01 agosto 2025 13:58
Condotta scolastica, Valditara: più partecipazione e meno punizioni passive - Il Ministro dellIstruzione e del Merito Giuseppe Valditara
Il Ministro dellIstruzione e del Merito Giuseppe Valditara
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La riforma del voto in condotta illustrata da Giuseppe Valditara in Senato mira a rendere la valutazione comportamentale centrale nel percorso scolastico, con nuove regole per l’ammissione alla classe successiva e sanzioni trasformate in attività educative. Addio alle sospensioni passive: la scuola punta a formare cittadini consapevoli e responsabili

Valditara: condotta determinante per l’ammissione scolastica

Durante l’informativa sulla prevenzione dei femminicidi adolescenziali, il Ministro Valditara ha presentato la riforma della condotta scolastica, sottolineando la volontà di restituire centralità al comportamento all’interno della valutazione complessiva degli studenti. Il cambiamento normativo prevede che un voto inferiore al sei in condotta comporti la non ammissione alla classe successiva, se motivato da comportamenti di particolare gravità. Per chi raggiunge la sufficienza minima (sei) è prevista una sospensione del giudizio, da recuperare tramite una prova su temi di cittadinanza attiva e valori costituzionali. L’intento è quello di stimolare la consapevolezza critica dei ragazzi, offrendo strumenti per comprendere le conseguenze delle proprie azioni.

Sospensioni trasformate in educazione alla cittadinanza

Uno dei punti cardine della riforma riguarda la rivisitazione delle sanzioni disciplinari. Valditara ha evidenziato che le sospensioni tradizionali – lo “starsene a casa” – non hanno più senso educativo e risultano strumenti punitivi inefficaci. Il nuovo approccio propone percorsi formativi e attività di cittadinanza solidale in luogo delle sospensioni, coinvolgendo gli studenti in esperienze presso enti e associazioni selezionati dalle scuole. Le sanzioni diventano così momenti di formazione civica attiva, con l’obiettivo di insegnare il rispetto dell’altro, il senso di solidarietà e la cooperazione, trasformando l’errore in occasione di crescita personale e collettiva.

Condotta come leva educativa e culturale

Il nuovo impianto normativo, parte di una strategia più ampia per rafforzare il ruolo formativo della scuola, intende combattere l’indifferenza e l’aggressività crescenti nei contesti scolastici. La scelta di valorizzare il voto in condotta rappresenta una risposta culturale che riconosce il comportamento non solo come elemento valutabile, ma anche come espressione dell’identità civica dello studente. Le prove di recupero e i percorsi sostitutivi alle sanzioni puntano a sviluppare empatia, senso di responsabilità e spirito comunitario. La scuola, quindi, non punisce, ma accompagna: un cambio di paradigma volto a formare cittadini, non solo alunni.