Dimensionamento scolastico – La Regione Toscana ha deciso di sospendere i 14 accorpamenti scolastici imposti dal Governo per il prossimo anno scolastico e di presentare un nuovo ricorso al Tar. La giunta regionale, guidata dal presidente Eugenio Giani e dallโassessora allโIstruzione Alessandra Nardini, contesta i numeri forniti dal Ministero dellโIstruzione e del Merito relativi alla popolazione scolastica, ritenendoli errati e inadeguati a giustificare le riduzioni previste.
Il cuore della contestazione sul dimensionamento scolastico: ‘i numeri non rispecchiano la realtร ’
Secondo la Regione, i dati utilizzati dal Governo per determinare il numero di dirigenti scolastici e le autonomie scolastiche, che devono passare da 466 a 446 entro il 2026/27, non rispecchiano la realtร . La stima del 2023 di 436.258 alunni sarebbe inferiore rispetto al dato aggiornato e comunicato a novembre 2024 dallโUfficio Scolastico Regionale, che registra 440.081 studenti.
ยซQuesti numeri confermano che i 14 accorpamenti rappresentano una riduzione ingiustificata del personale dirigente e non dirigente, causando disagi significativi per studenti, famiglie e personale scolasticoยป, spiegano Giani e Nardini. La Regione ha quindi deciso di ricorrere nuovamente al Tar per difendere la scuola pubblica toscana dai tagli, confidando che questa volta il tribunale riconosca lโillegittimitร del comportamento del Ministero.
Sospensione degli accorpamenti e ricorso al Tar
Durante lโultima seduta, la giunta regionale ha approvato il piano regionale del dimensionamento scolastico, ma ha sospeso in via cautelativa lโesecuzione dei 14 accorpamenti per un massimo di 12 mesi. La decisione รจ stata presa in attesa di un corretto aggiornamento annuale del contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi, o fino alla risoluzione del contenzioso avviato nei confronti del Ministero.
Gli accorpamenti congelati includono istituti scolastici di varie province toscane, come il liceo Marconi di Carrara, lโAgrario Anzillotti di Pescia, e i comprensivi Tifoni di Pontremoli, Berni di Lamporecchio, e Don Milani di Orbetello.
Una battaglia sul metodo e sul merito
Secondo la Regione, la riforma sullโorganizzazione della rete scolastica non tiene conto delle specificitร locali. ยซIn una regione come la Toscana, che ha lavorato negli anni per dimensionare correttamente la rete scolastica, questa imposizione รจ inaccettabile sia nel merito che nel metodoยป, afferma Giani. La giunta punta il dito contro il Governo, accusandolo di non aver tenuto conto delle peculiaritร territoriali e di aver imposto tagli indiscriminati che mettono a rischio la qualitร dellโistruzione pubblica.
Le conseguenze del contenzioso
La sospensione degli accorpamenti, se confermata, potrebbe rallentare i piani del Ministero per il dimensionamento scolastico a livello nazionale. Intanto, la Toscana rimane in attesa della decisione del Tar, che dovrร pronunciarsi sulla legittimitร delle scelte ministeriali. La vicenda mette in luce le tensioni crescenti tra Regioni e Governo sul tema dellโistruzione, un settore sempre piรน al centro del dibattito politico e amministrativo.
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