Dipendenza da smartphone: adolescente in crisi d'astinenza ricoverato a Torino
Crisi d'astinenza da smartphone a Torino: adolescente ricoverato in ospedale. Gli esperti chiedono nuovi modelli per affrontare le dipendenze digitali.


Un adolescente è stato ricoverato al pronto soccorso di Torino per una grave crisi d’astinenza causata dalla privazione dello smartphone. Il giovane, in forte agitazione psicomotoria, è stato accompagnato dai genitori dopo che questi, esasperati dall’uso compulsivo del cellulare, avevano deciso di toglierglielo. A confermare la dinamica è il professor Gianluca Rosso, psichiatra e docente universitario, che ha evidenziato come i sintomi del ragazzo fossero «sovrapponibili a quelli di una crisi da sostanze stupefacenti».
Lo smartphone come sostanza: il legame con il sistema dopaminergico
Secondo gli esperti, l’uso prolungato e incontrollato dello smartphone attiva in modo costante il sistema dopaminergico del cervello, lo stesso coinvolto nelle dipendenze da alcol, fumo e droghe. Questo stimolo continuo genera un bisogno compulsivo, che può sfociare in vere e proprie crisi quando viene interrotto. Il professor Rosso sottolinea come questo legame patologico con il dispositivo elettronico sia sempre più frequente tra i giovani, con sintomi che richiedono talvolta interventi farmacologici d’urgenza, come nel caso di Torino, dove al ragazzo sono state somministrate terapie ansiolitiche per via endovenosa e intramuscolare.
La risposta delle istituzioni: modelli integrati per la salute mentale
L’episodio ha acceso nuovamente i riflettori sulla necessità di un approccio integrato al problema delle dipendenze comportamentali. Secondo Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino, il sistema attuale si basa su normative ormai superate, risalenti agli anni Settanta, e non tiene conto dell’attuale scenario psicologico e sociale. Picco ha annunciato la proposta di un nuovo modello di intervento, presentato alla Regione, che prevede un dipartimento integrato delle dipendenze. Questo approccio innovativo unisce psichiatria, neuropsichiatria e psicologia, permettendo una presa in carico più efficace e continua del paziente, con particolare attenzione alle fasce giovanili.
Progetti sperimentali e obiettivi futuri contro la dipendenza da smartphone
Nell’ambito della sperimentazione avviata a Torino, l’Asl sta lavorando alla creazione di una struttura complessa unica, in grado di assistere bambini, adolescenti e adulti in un percorso continuo e senza interruzioni. L’obiettivo è quello di garantire supporto costante e multidisciplinare per affrontare il crescente disagio psicologico giovanile, definito come una vera e propria “epidemia moderna”. A sostegno di questo nuovo paradigma sono intervenuti anche Alberto Siracusano e Giuseppe Nicolò, membri del tavolo tecnico ministeriale sulla salute mentale, che promuovono il concetto di One Mental Health. Questo modello considera il benessere mentale come una responsabilità collettiva, che va oltre il solo ambito sanitario, coinvolgendo l’intera società.