HomeComunicatiDipendenza da smartphone, l'allarme del CNDDU: 'Occorre un patto educativo'

Dipendenza da smartphone, l’allarme del CNDDU: ‘Occorre un patto educativo’

Emergenza smartphone tra i giovani. Il CNDDU propone un patto educativo tra scuola e famiglia, che può promuovere un uso consapevole della tecnologia.

Ecco il comunicato CNDDU sulla dipendenza di smartphone tra i giovani. Si tratta di un‘emergenza sociale con gravi rischi per la salute psicofisica. Il Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani lancia l’allarme e propone un Patto Educativo per un uso più consapevole della tecnologia.

dipendenza di smartphone tra i giovani: un’emergenza silenziosa

Il fenomeno della dipendenza da smartphone tra gli adolescenti assume contorni sempre più preoccupanti. Non si tratta di semplici eccessi, ma di una condizione, definita “Uso Problematico dello Smartphone” (PSU), che può alterare i circuiti cerebrali e compromettere le funzioni cognitive. I segnali sono evidenti: ansia da disconnessione, isolamento, calo del rendimento scolastico e, nei casi più gravi, veri e propri sintomi depressivi. Un problema che, secondo gli esperti, richiede un intervento immediato e strutturato.

I numeri dell’iperconnessione

Le statistiche confermano la gravità della situazione. Una ricerca di Changes Unipol rivela che il 64% dei giovani usa lo smartphone in modo continuativo e il 57% fino a tarda notte, alterando il ciclo del sonno. Il 30% ammette un impatto negativo sulla propria vita sociale e scolastica, mentre il 50% soffre di ansia da notifica. Dati allarmanti che evidenziano una crescente preferenza per le interazioni virtuali a discapito di quelle reali, con profonde conseguenze psicologiche.

Verso una maggiore consapevolezza

Un segnale incoraggiante arriva proprio dai giovani, che iniziano a riconoscere la tossicità di un certo utilizzo della tecnologia. Secondo il saggio “The Anxious Generation”, quasi la metà dei ragazzi sotto i 25 anni non regalerebbe uno smartphone a un figlio prima dei 14 anni. Questa nuova consapevolezza, unita al divieto di usare i cellulari in classe, rappresenta un primo passo importante, ma non sufficiente se non inserito in un progetto educativo più ampio che coinvolga scuola e famiglia.

La proposta di un patto educativo

Per affrontare l’emergenza, il CNDDU propone un Patto Educativo Digitale tra scuole, famiglie e studenti. L’obiettivo è stabilire regole condivise e promuovere un’educazione digitale che insegni a gestire tempo e notifiche. Tra le soluzioni, l’uso di custodie che bloccano il telefono in classe e app come Clearspace per limitare l’accesso compulsivo ai social. Fondamentale è anche il ruolo dei genitori, il cui stile educativo può influenzare positivamente il rapporto dei figli con la tecnologia.

Il comunicato stampa CNDDU

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