Un ragazzo con gravi disabilitร sarebbe stato trascurato a scuola: poche ore di sostegno, negato lโuso del deambulatore e gravi mancanze igieniche. La madre ha testimoniato nel processo contro la dirigente scolastica, accusata di maltrattamenti per omissioni gravi verso il figlio disabile che avrebbero peggiorato le condizioni psicofisiche del minore.
Sostegno ridotto e barriere allโautonomia
Un ragazzo disabile, affetto da una rara patologia neurologica dalla nascita, รจ stato trascurato in un istituto scolastico torinese, secondo quanto emerge da un processo in corso. Il giovane, oggi 17enne, si era trasferito a Torino con la madre nel 2021 dopo la separazione dei genitori. Nel nuovo ambiente scolastico, non solo avrebbe ricevuto un numero insufficiente di ore di sostegno, ma gli sarebbe stato anche impedito lโuso del deambulatore, strumento raccomandato dai medici per stimolare i movimenti e garantirgli una minima autonomia. Secondo la madre, il figlio era costretto a restare tutto il giorno in sedia a rotelle senza possibilitร di movimento attivo.
Testimonianze gravi sulla gestione del ragazzo disabile
La madre del ragazzo, una donna di 54 anni, ha testimoniato in aula raccontando una situazione di abbandono e umiliazione vissuta quotidianamente dal figlio. ยซUn giorno รจ tornato a casa sporco di urinaยป, ha riferito, denunciando la totale assenza di assistenza igienica. Il personale scolastico avrebbe dichiarato di non essere autorizzato a spostarlo dalla sedia a rotelle, nonostante nella precedente scuola ci fosse unโoperatrice dedicata a queste mansioni. Solo verso la fine della terza media, con lโarrivo di un nuovo insegnante di sostegno, le condizioni scolastiche del ragazzo sarebbero migliorate leggermente.
Rifiutata la formazione per lโuso del deambulatore
Una fisioterapista dellโASL di Torino ha confermato che la scuola si รจ rifiutata di accettare la formazione per permettere lโuso sicuro del deambulatore, pur non essendo necessarie competenze specialistiche. ยซGli insegnanti non hanno voluto imparareยป, ha dichiarato la professionista, che aveva seguito il ragazzo per diversi mesi. Lโatteggiamento rigido e la mancata predisposizione alla formazione vengono considerati dagli inquirenti come azioni lesive dellโautonomia dello studente, che avrebbe invece potuto beneficiare di stimoli fondamentali per il suo sviluppo psicofisico.
Le accuse alla dirigente: omissioni e trascuratezza verso il ragazzo disabile
La dirigente scolastica รจ ora imputata per maltrattamenti aggravati, non per comportamenti violenti, ma per gravi omissioni nella gestione del caso. Secondo l’accusa, la preside non avrebbe richiesto un numero sufficiente di ore di sostegno, nรฉ vigilato sullโassistenza igienica del ragazzo, lasciandolo in condizioni definite โinsopportabiliโ. A fronte delle segnalazioni dei familiari e degli specialisti, lโistituto avrebbe agito con ritardo nellโattivare le figure professionali necessarie, compromettendo il diritto allโinclusione del minore. La dirigente, difesa dallโavvocato Freidano Sanneris, nega ogni responsabilitร . La madre del ragazzo, rappresentata dallโavvocato Gabriella Boero, continua a chiedere giustizia per quanto subito dal figlio.
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