Docente morta dopo il concorso, la deputata Irene Manzi la commemora in aula: 'serve più attenzione per chi educa'
La deputata Irene Manzi ricorda in Aula Alessandra Casilli, docente precaria morta dopo il concorso: “Un dolore che chiede cambiamento e attenzione”.
La morte improvvisa di Alessandra Casilli, docente precaria deceduta in un incidente stradale dopo l’orale del concorso docenti, ha suscitato profonda commozione tra studenti, colleghi e rappresentanti istituzionali. In Parlamento, la deputata Irene Manzi ha voluto rendere omaggio alla sua figura, chiedendo maggiore attenzione verso il mondo della scuola e una svolta concreta per garantire stabilità e dignità a chi ogni giorno lavora per formare le nuove generazioni
Un ricordo commosso alla Camera dei Deputati per la morte prematura della docente
“Chi era Alessandra Casilli? Era una docente precaria del liceo statale ‘Lorenzo Rocci’ di Fara Sabina.” Con queste parole la deputata del Partito Democratico Irene Manzi ha voluto aprire il suo intervento alla Camera per commemorare la professoressa 54enne, morta il 12 giugno in un tragico incidente mentre rientrava a casa dopo aver sostenuto la prova orale del concorso docenti a Campobasso. La donna, conosciuta e amata nella sua scuola, stava tornando per partecipare alla cena di fine anno con i suoi studenti. Lo scontro, avvenuto nella galleria Trinità sulla Statale 85 Venafrana, non le ha lasciato scampo. Un destino crudele che ha spezzato una vita dedicata all’educazione.
Un appello per la scuola e per i suoi insegnanti
Durante il suo intervento, Manzi ha espresso tutta l’indignazione e il dolore che questa morte ha generato nella comunità scolastica. Ha parlato di una tragedia che “ha colpito molti” e che solleva domande profonde sul modo in cui l’Italia tratta i suoi insegnanti. “La scuola ha bisogno di più: di più attenzione, di più cura, di più risorse”, ha affermato con forza. L’onorevole ha tracciato un quadro drammatico della condizione culturale del Paese, sottolineando la necessità di strumenti nuovi per affrontare un’emergenza educativa che non può più essere ignorata. La figura di Alessandra Casilli è diventata simbolo di un impegno quotidiano troppo spesso dato per scontato.
L' eredità educativa della docente da non dimenticare
Secondo Manzi, la docente scomparsa rappresentava tanti insegnanti che ogni giorno si spendono con passione per i loro studenti, nonostante la precarietà e le difficoltà del sistema. Il suo impegno e la sua dedizione testimoniavano quanto l’istruzione possa essere vissuta come una missione profonda, capace di lasciare un’impronta indelebile. Il Liceo “Lorenzo Rocci” l’ha ricordata come una persona “capace di unire competenza e sensibilità, passione e umanità”, evidenziando il suo legame autentico con ogni singolo alunno. L’onorevole ha invitato tutte le forze politiche a ripensare radicalmente i tempi della scuola, le condizioni lavorative dei docenti, il rapporto educativo tra studenti e insegnanti.
Il riconoscimento dell’aula parlamentare
L’intervento si è concluso con un ringraziamento al vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, che si è unito al cordoglio per la perdita della docente. La commemorazione ha voluto restituire valore non solo alla figura di Alessandra Casilli, ma a tutti quegli insegnanti che, con sacrificio e passione, continuano a credere nel potere trasformativo dell’educazione. Per Manzi, è stato doveroso che l’Aula ospitasse questo momento, per ricordare un lavoro troppo spesso invisibile ma essenziale per il futuro del Paese.