Docenti di sostegno in mobilitazione: il CDSS contro il DL 71/2024

Il CDSS lancia un appello contro il DL 71/2024, denunciando rischi per l’inclusione scolastica e la stabilità occupazionale dei docenti di sostegno.

31 marzo 2025 06:48
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Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati (CDSS) ha lanciato un appello per una mobilitazione comune contro le recenti misure governative che, secondo il collettivo, mettono a rischio l’inclusione scolastica. Già nel luglio scorso, durante l’assemblea nazionale del CDSS, era emersa l’urgenza di superare approcci frammentari e costruire un’azione condivisa contro le disposizioni del Decreto Legge 71/2024.

Secondo il CDSS, il decreto potrebbe compromettere le tutele essenziali per garantire una vita dignitosa alle persone con disabilità e alle loro famiglie. I dati raccolti evidenziano che la problematica del sostegno è complessa: la carenza di docenti specializzati non è generalizzata e non riguarda tutte le classi di concorso. Ad esempio, nelle regioni del Sud si registra un esubero di docenti specializzati, mentre le Università continuano a organizzare nuovi corsi che alimentano il precariato.

Critiche alle misure previste dal DL 71/2024

Il decreto introduce disposizioni urgenti in materia di sostegno didattico per gli alunni con disabilità, che il CDSS giudica insufficienti e potenzialmente dannose per la qualità dell’inclusione scolastica. In particolare:

  • Articolo 6: prevede corsi di formazione per docenti con almeno tre anni di esperienza sul sostegno senza titolo di specializzazione. Il CDSS critica questa misura, ritenendola inadeguata a garantire una preparazione adeguata.
  • Articolo 7: introduce corsi compensativi per il riconoscimento dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti all’estero. Il CDSS esprime preoccupazione sulla qualità di questi percorsi e chiede un sistema di verifica rigoroso.
  • Articolo 8: tratta il delicato tema della continuità didattica subordinandola alla scelta della famiglia, in accordo con il GLO. Pur comprendendone l’importanza, ritengono che questo intervento sia una soluzione temporanea e non sufficiente a garantire il successo formativo degli alunni e delle alunne con disabilità. È imprescindibile, a loro giudizio, provvedere alla stessa attraverso interventi strutturali, come la stabilizzazione dei docenti formati sulla base di criteri ministeriali rigorosi previsti dal DM 249/2010.

Il CDSS contesta l’urgenza con cui è stato adottato il DL 71/2024, sottolineando che le decisioni si basano su dati dell’anno scolastico 2022/2023, senza considerare il numero di docenti specializzati formati negli ultimi cicli di TFA. L’analisi del CDSS dimostra che, almeno nella scuola secondaria di secondo grado, il fabbisogno di docenti specializzati risulta ampiamente coperto. Ignorare questi dati, secondo il CDSS, aumenterebbe l’instabilità occupazionale e comprometterebbe la qualità dell’insegnamento.

Un appello alla mobilitazione

Il CDSS invita tutte le componenti del mondo scolastico a unirsi alla mobilitazione per difendere l’inclusione scolastica e garantire un futuro migliore per gli studenti con disabilità. A supporto delle proprie tesi, il Collettivo ha realizzato un’accurata rilevazione sulla situazione occupazionale dei docenti specializzati nel sostegno per la scuola secondaria di secondo grado in tre regioni campione.