Docenti di sostegno: specializzazione, continuità e incentivi abitativi
Valditara annuncia specializzazione con Indire, continuità didattica e piano casa per docenti di sostegno: più stabilità e qualità per la scuola.
Il ministro Giuseppe Valditara annuncia tre novità decisive per il sostegno: formazione specialistica con Indire, continuità didattica su richiesta delle famiglie e un piano casa per i docenti destinati alle aree più costose. Misure pensate per ridurre il precariato, aumentare la qualità dell’inclusione e garantire stabilità al personale scolastico.
Formazione specialistica per i docenti di sostegno
Il sostegno rappresenta oggi la fascia del personale scolastico più colpita dal precariato, con migliaia di insegnanti non ancora stabilizzati. Come spiegato dal ministro Valditara, “la gran parte dei docenti precari di sostegno non aveva la specializzazione” richiesta per l’assunzione a tempo indeterminato, requisito imposto dalla normativa vigente. Per colmare questa carenza, il ministero ha attivato una collaborazione con Indire, l’ente ministeriale per la formazione e la ricerca, con l’obiettivo di organizzare percorsi di specializzazione dedicati. Questi corsi non solo consentono agli insegnanti di acquisire le competenze richieste, ma offrono anche una prospettiva di stabilizzazione più rapida e strutturata, migliorando la qualità complessiva del servizio scolastico e l’inclusione degli alunni con disabilità.
Continuità didattica e conferma dei docenti richiesti dalle famiglie
Un’altra novità significativa riguarda la continuità didattica, introdotta per la prima volta su base sistematica. In passato i docenti di sostegno cambiavano frequentemente — “quando andava bene una volta all’anno, spesso più volte all’anno”, ha sottolineato Valditara — creando discontinuità nel percorso educativo degli studenti con disabilità. Con la nuova procedura, le famiglie soddisfatte del rapporto instaurato possono chiedere la conferma dello stesso docente per l’anno successivo.
I primi dati sono incoraggianti: nel 41% dei casi le famiglie hanno ottenuto la conferma del docente richiesto, segnale che la misura sta producendo risultati concreti. Lo stesso ministro ha raccontato un’esperienza personale, ricordando il dispiacere provato per il trasferimento della docente di sostegno di suo figlio, pur precisando di non voler “fare un caso personale” della questione, ma sottolineando l’importanza del legame educativo costruito.
Piano casa per attrarre docenti nelle zone ad alto costo della vita
Valditara ha inoltre affrontato il tema della carenza di docenti in alcune regioni caratterizzate da un elevato costo della vita, dove il caro-affitti rappresenta un ostacolo all’accettazione degli incarichi. Per superare questa criticità il governo sta preparando, insieme al vicepremier Matteo Salvini, un piano casa che offra “condizioni agevolate per la casa” ai docenti. L’obiettivo è garantire la copertura degli organici scolastici anche nei territori più svantaggiati, incentivando l’arrivo e la permanenza di insegnanti qualificati. Questa misura, combinata con la specializzazione e con la continuità didattica, punta a rafforzare l’inclusione e la stabilità del sistema scolastico, offrendo agli studenti con disabilità e alle loro famiglie maggiore sicurezza e un percorso formativo più coerente.