Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) denuncia una grave esclusione dai corsi di formazione INDIRE destinati ai docenti di sostegno. A essere colpiti sono anche insegnanti di ruolo con tre anni di servizio sul sostegno, penalizzati per aver operato con nomina provvisoria, ma in piena regolarità e continuità didattica.
L’esclusione dei docenti con nomina provvisoria
Il CNDDU esprime profonda preoccupazione per l’esclusione dai percorsi INDIRE di numerosi insegnanti di ruolo, in particolare appartenenti alla classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche, i quali hanno prestato servizio sul sostegno per almeno tre anni. Si tratta di docenti che, a seguito di assegnazioni provvisorie interprovinciali, hanno operato con continuità presso scuole secondarie di primo grado, su posti di sostegno formalmente assegnati dagli Ambiti Territoriali Provinciali (ATP).
Una decisione ritenuta ingiustificata e discriminatoria
L’esclusione dai percorsi di formazione è considerata ingiustificata e discriminatoria. Questi insegnanti, pur non essendo titolari su posto di sostegno, hanno svolto attività didattica rivolta ad alunni con disabilità con dedizione, competenza e continuità, contribuendo significativamente al processo di inclusione scolastica. Il Coordinamento denuncia il paradosso per cui la natura “provvisoria” della nomina – attribuita in osservanza delle normative vigenti – diventa motivo ostativo all’accesso alla formazione, negando il riconoscimento dell’esperienza maturata sul campo.
Un attacco alla professionalità degli insegnanti impegnati sul sostegno
Secondo il CNDDU, si tratta di un attacco alla professionalità e al valore dell’esperienza di docenti che hanno operato in contesti complessi, spesso senza supporti adeguati, garantendo comunque un servizio educativo di qualità. L’accesso alla formazione e all’aggiornamento dovrebbe essere un diritto per tutti coloro che hanno contribuito in modo effettivo all’inclusione, indipendentemente dalla modalità con cui è avvenuto il loro impiego. La scelta del Ministero – secondo il Coordinamento – rischia di minare la coerenza dell’intero impianto formativo e di generare ulteriori disuguaglianze nel corpo docente.
Le richieste del Coordinamento al Ministero dell’Istruzione
Alla luce di quanto sopra, il Coordinamento chiede al Ministro Giuseppe Valditara un immediato chiarimento sui criteri di accesso ai corsi INDIRE, e sulle motivazioni che escludono docenti che hanno maturato il requisito dei tre anni di servizio. Inoltre, sollecita l’adozione di misure correttive, in grado di garantire l’accesso ai percorsi a tutti i docenti che abbiano operato sul sostegno in modo continuativo, a prescindere dalla modalità di assegnazione della cattedra. Si tratta di una richiesta che mira a tutelare la qualità dell’insegnamento e il diritto degli studenti con disabilità a ricevere supporto da personale qualificato e aggiornato.
Appello agli attori istituzionali e sindacali
Il CNDDU invita tutte le organizzazioni sindacali e gli attori istituzionali del sistema scolastico a vigilare su quanto sta accadendo e ad agire con tempestività per difendere i diritti dei docenti coinvolti. Ma soprattutto, l’appello è rivolto alla difesa degli alunni con disabilità, che rischiano di essere indirettamente penalizzati da decisioni che escludono dal percorso formativo figure già attive e competenti. Il Coordinamento ribadisce che l’inclusione scolastica non può prescindere dal riconoscimento della professionalità di chi, ogni giorno, lavora con passione nei contesti più complessi della scuola italiana.
Il comunicato stampa
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