Il Documento del 15 Maggio, previsto dall’articolo 10 dell’Ordinanza Ministeriale n. 67 del 31 marzo 2025, rappresenta un elemento chiave per l’Esame di Stato della scuola secondaria di secondo grado. Entro il 15 maggio 2025, ogni consiglio di classe redige un report dettagliato che include:
- contenuti trattati nel percorso formativo;
- metodi, strumenti e criteri di valutazione;
- obiettivi formativi raggiunti;
- specifiche relative alle discipline coinvolte, inclusi gli obiettivi di apprendimento e i risultati attesi nell’insegnamento trasversale di Educazione civica.
Le classi che seguono il CLIL (Content and Language Integrated Learning) riportano nel documento le modalità di attuazione della disciplina non linguistica in lingua straniera. Per gli studenti che hanno partecipato a percorsi di apprendistato di primo livello, il consiglio di classe allega una relazione specifica.
Allegati e indicazioni integrative del documento
Durante la stesura, i consigli di classe considerano le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali (nota del 21 marzo 2017, prot. 10719). Il documento può includere:
- certificazioni relative a prove e attività preparatorie;
- documentazione su PCTO, stage e tirocini;
- progetti e iniziative di Educazione civica;
- elementi sulla partecipazione studentesca previsti dallo Statuto.
Prima della pubblicazione, studenti e genitori possono proporre suggerimenti utili per migliorare il contenuto.
Pubblicazione e utilizzo nell’esame di stato
Dopo la redazione, il documento viene pubblicato sull’albo online della scuola e diventa un riferimento essenziale per la commissione d’esame. Durante il colloquio orale, la commissione si attiene ai contenuti riportati, analizzando i punti di forza del percorso formativo della classe e valutando i traguardi raggiunti dagli studenti.
Specifiche per Lombardia e province autonome
In Lombardia, il documento si focalizza su contenuti, metodi e criteri di valutazione adottati. Gli istituti professionali lo elaborano basandosi sulle relazioni degli enti formativi. Nelle Province autonome di Trento e Bolzano, gli enti formativi predispongono il documento specificando strumenti e obiettivi necessari per il colloquio d’esame. Questo strumento diventa quindi una guida essenziale per la commissione, offrendo una visione chiara delle competenze acquisite dagli studenti e facilitando il lavoro di valutazione.
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