Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani denuncia la grave crisi ambientale e sanitaria nellโarea industriale di Milazzo, riconosciuta SIN dal 2006. Il sito, esteso tra terra e mare, continua a minacciare la salute pubblica e i diritti fondamentali delle comunitร locali. Le bonifiche promesse tardano, mentre il ruolo della scuola diventa cruciale per promuovere coscienza ambientale e cittadinanza attiva
Milazzo: un SIN dimenticato e ancora contaminato
Il Sito di Interesse Nazionale (SIN) “Area Industriale di Milazzo”, che coinvolge cinque comuni della provincia di Messina, rappresenta da decenni una delle emergenze ambientali piรน gravi del Mezzogiorno. Con oltre 550 ettari a terra e circa 1000 a mare, lโarea ospita da oltre mezzo secolo raffinerie, centrali elettriche e impianti industriali che hanno lasciato una pesante ereditร di inquinamento ambientale. Il suolo risulta contaminato da diossine, prodotti dalla combustione illecita di rifiuti, e la falda acquifera mostra presenze critiche di idrocarburi e metalli pesanti. Gravissima anche la presenza di amianto, ereditร dellโex stabilimento Sacelit.
Grave crisi ambientale a Milazzo, diritti violati e lentezza delle bonifiche
La crisi ambientale del SIN compromette i diritti fondamentali delle comunitร locali, a partire da quelli alla salute, alla sicurezza e a un ambiente vivibile. Nonostante la perimetrazione ufficiale del sito nel 2006 e la legge 266/2005 che ne ha riconosciuto il valore nazionale, gli interventi di bonifica sono stati sporadici, incompleti e privi di trasparenza pubblica. Gli Accordi di Programma, incluso lโultimo del 9 febbraio 2021, non hanno avuto una ricaduta significativa. Il Coordinamento Docenti dei Diritti Umani definisce questa situazione una colpa storica delle istituzioni e un atto di ingiustizia verso le generazioni piรน giovani, esposte a un rischio sanitario costante.
Il ruolo fondamentale della scuola
In questo contesto, la scuola assume un ruolo strategico come presidio culturale e di responsabilitร civile. Il Coordinamento sottolinea come gli istituti scolastici debbano diventare laboratori permanenti di educazione ambientale, cittadinanza attiva e legalitร . ร nelle aule che si forma lo spirito critico verso le politiche ambientali inefficienti e si sviluppa la conoscenza scientifica necessaria a comprendere e contrastare i danni ambientali. Lโeducazione civica ambientale deve diventare parte integrante dei curricoli, con focus sui SIN locali, affinchรฉ le nuove generazioni possano monitorare attivamente i propri territori e contribuire al cambiamento.
Le richieste del CNDDU alle istituzioni
Il CNDDU ritiene imprescindibile:
- lโinserimento di approfondimenti sui SIN nei curricoli scolastici;
- lโattivazione di percorsi educativi e di monitoraggio ambientale attivo;
- la promozione di gemellaggi tra scuole di aree inquinate e realtร virtuose;
- la creazione di tavoli permanenti tra scuole, enti locali e associazioni.
Inoltre, si chiede alle istituzioni un’accelerazione reale e trasparente dei lavori di bonifica, la piena attuazione degli accordi esistenti, e una costante informazione alla cittadinanza sullโavanzamento degli interventi. Milazzo e il suo hinterland non possono continuare a essere terre di sacrificio ambientale. Ogni giorno perso รจ un diritto negato, ogni silenzio una complicitร
Comunicato stampa
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