4 luglio 2017, esiti mobilità I grado: molta delusione! Ancora è molto presto per fare delle analisi dettagliate circa la reale situazione dopo gli esiti della mobilità dei docenti assunti attraverso le fasi B e/o C della famosa Legge 107/15, i quali hanno tentato invano un loro rientro nelle provincie di residenza. In linea di massima, molti sono stati, oggi, i docenti poco soddisfatti, soprattutto quelli ‘deportati’ nel 2015 nelle regioni centro settentrionali d’Italia.
La loro battaglia per tentare un riavvicinamento nelle loro provincie di provenienza è molto dura, anche e soprattutto per l’esiguo 30% delle aliquote contenute nell’ultimo CCNL concordato e controfirmato dal Miur e dalle maggiori sigle sindacali l’11 aprile scorso.
Nonostante le parole di fiducia della ministra Fedeli, oggi molti di questi docenti dovrà provvedere alla prossima carta che gli rimane da giocare: le assegnazioni provvisorie per l’anno scolastico 2017/18.
Considerazioni sugli esiti mobilità I grado: pochi rientri al sud. Ha influito l’esiguo 30% delle aliquote sulla mobilità del CCNL per il personale già in ruolo
Dopo gli esiti mobilità dei docenti della secondaria di I grado che, come sappiamo, sono stati pubblicati quest’oggi, le successive operazioni riguarderanno nella sua specifica tempistica le seguenti operazioni: la mobilità dei docenti delle scuole secondarie di II grado, le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie, le assunzioni nei ruoli dello Stato attraverso le GM e le GaE e, per finire, le supplenze annuali. Un calendario fittissimo e un percorso pieno di ostacoli.
Ci si augura che tutto questo si svolga nel migliore dei modi e senza che si crei caos, così come qualcuno nei giorni scorsi ha preventivamente ipotizzato. Dal punto di vista dei risultati degli esiti dei trasferimenti di oggi (scuola media), ancora è troppo presto per confermare la validità o meno delle aliquote previste nel CCNL 2017/18, ma già risulta chiaro ed evidente che molti docenti sono rimasti abbastanza scontenti. Tanti, infatti, sono stati esclusi da qualsivoglia trasferimento e si sono visti confermare, con laconica consapevolezza, la titolarità nella scuola dell’anno scorso. Ancora troppo lontani migliaia di chilometri da casa. Probabilmente quanto accaduto è frutto dell’esigua percentuale (30%) destinata alla mobilità dei docenti già in ruolo, colpa forse della fretta mostrata dai sindacati che hanno confermato con la loro firma quanto richiesto dal ministero.
L’ultima carta da giocare per i docenti deportati dopo gli esiti mobilità I grado: speriamo nelle assegnazioni provvisorie 2017/18
Adesso rimane l’ultima chance, vale a dire la domanda di assegnazione provvisoria; allo stesso tempo trapelano alcune indiscrezioni circa la difficoltà per questo tipo di trasferimento a tempo e la possibilità di vedere accolta tale istanza diventa sempre più difficile: solo nei casi gravi e a certe condizioni. Staremo a vedere…. Intanto, si assiste all’ennesimo gioco dell’oca, dove tutti si muovono di qualche casella, in avanti e indietro, ma che ancora purtroppo, non trovano la giusta collocazione per essere considerati davvero docenti a tempo indeterminato soprattutto dai loro futuri studenti.
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