Frasi choc contro la figlia di Meloni: Valditara assicura sanzioni dopo indagini sul dipendente del MiM
Minacce sui social alla figlia di Giorgia Meloni da parte di un presunto dipendente del MiM. Valditara: “Identificheremo il responsabile. Nessuna tolleranza”.


Un grave episodio ha acceso il dibattito pubblico e politico: un presunto dipendente del Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) avrebbe pubblicato su Instagram una frase minacciosa rivolta alla figlia minorenne della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il messaggio faceva riferimento alla “sorte della ragazza di Afragola”, tragico caso di cronaca recente, suscitando indignazione trasversale e reazioni ufficiali da parte del Governo.
Reazioni politiche e istituzionali: “Atto ignobile, si faccia chiarezza”
L’episodio ha scatenato forti reazioni politiche. Fratelli d’Italia ha subito condannato il messaggio, definendolo “terribile” e indicativo del “clima di odio” che, a loro avviso, continua ad essere alimentato contro l’esecutivo. A intervenire anche il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha parlato di “minacce ignobili” e ha assicurato il massimo impegno per identificare l’autore. “Nessuna tolleranza verso la violenza”, ha dichiarato, sottolineando che l’autore verrà perseguito secondo le procedure previste.
La sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha espresso sconcerto e solidarietà a Giorgia Meloni, ribadendo la necessità di sanzioni esemplari. Ha inoltre sottolineato come comportamenti del genere, provenienti da soggetti legati al mondo scolastico, siano “ancora più gravi” per l’impatto negativo sull’immagine della scuola.
Valditara: “Chi non è degno del ruolo educativo deve essere sanzionato”
Il ministro Valditara ha ribadito con forza l’importanza del ruolo degli insegnanti nella formazione dei giovani. “L’insegnante non è solo un trasmettitore di conoscenze, ma un modello educativo”, ha spiegato. Per questo, secondo il titolare del Mim, chi si rende protagonista di comportamenti contrari all’etica professionale “non è degno di rappresentare la scuola”.
Il Ministro ha ribadito che la dignità e il decoro devono essere garantiti anche fuori dall’orario di servizio, soprattutto sui social, dove l’esposizione pubblica rende ancora più grave ogni gesto scorretto. Il sistema scolastico, ha concluso, deve essere fondato su valori educativi chiari e sull’esempio positivo da parte del personale.
Indagini in corso e possibili sanzioni disciplinari per le minacce contro la figlia della Premier Meloni
Sono in corso tutte le verifiche formali per risalire con certezza all’identità del responsabile. Le autorità competenti, in collaborazione con il Ministero, stanno analizzando l’origine del profilo e la veridicità del collegamento con un dipendente del Mim. Se le indagini confermassero il coinvolgimento di un docente, scatterebbero le sanzioni disciplinari previste, fino all’eventuale allontanamento dalla professione.
L'obiettivo dichiarato è quello di tutelare il prestigio dell’istituzione scolastica, rafforzando la fiducia dell’opinione pubblica nel ruolo educativo degli insegnanti. Il Ministero intende trasmettere un messaggio chiaro: non c’è spazio per comportamenti lesivi dell’integrità morale e professionale nel mondo della scuola, specialmente quando vengono messi in pericolo i valori fondamentali della convivenza civile.