Due bambini di 5 anni sono riusciti a lasciare da soli un asilo nel Trevigiano, percorrendo quasi un chilometro fino a casa senza che nessun adulto se ne accorgesse. Il tutto a causa di un cancello difettoso e gravi falle nei controlli scolastici.
Due bambini si allontanano dall’asilo senza che nessuno se ne accorga
L’episodio è avvenuto lo scorso mese in un asilo della provincia di Treviso. Due bambini di 5 anni, zainetto in spalla, sono usciti indisturbati dalla struttura, approfittando di un cancello difettoso lasciato aperto. Le immagini delle videocamere di sorveglianza hanno immortalato i piccoli mentre si incamminavano lungo una strada trafficata, anche da mezzi agricoli, per raggiungere le rispettive abitazioni.
Il tragitto percorso dai bambini è stato di quasi un chilometro, senza la supervisione di alcun adulto. Il personale scolastico non si è accorto della loro assenza, né ha segnalato alcuna anomalia durante quel lasso di tempo.
La scoperta inaspettata e lo sconcerto del genitore
A lanciare l’allarme è stato il padre di uno dei due bimbi, che ha trovato il figlio già a casa. Sorpreso e allarmato, ha immediatamente contattato l’asilo, scoprendo con stupore che nessuno si era reso conto dell’accaduto. La dirigente scolastica, al momento dei fatti, si trovava fuori sede.
L’episodio ha suscitato un’ondata di indignazione tra i genitori degli altri alunni, che hanno sollevato dubbi sulla sicurezza della struttura. L’asilo, che accoglie circa cento bambini ogni giorno, ha promesso interventi immediati per la messa in sicurezza, a partire dalla sostituzione del cancello.
Le responsabilità giuridiche degli Asili: tra obblighi e negligenze
In Italia, scuole dell’infanzia e asili nido sono tenuti a garantire una vigilanza costante sui minori, secondo il D.Lgs. 81/2008. La giurisprudenza ribadisce il dovere di custodia da parte del personale educativo, che deve prevenire qualunque rischio per l’incolumità dei bambini.
In casi come questo, la scuola può essere ritenuta responsabile sia in sede civile che penale. L’omessa sorveglianza o la mancata manutenzione di strutture essenziali, come i cancelli, può configurare reati gravi come l’abbandono di minore. I genitori possono agire legalmente, anche con richiesta di risarcimento danni.
In un eventuale contenzioso, i documenti fondamentali saranno i registri presenze, le certificazioni di sicurezza e i verbali dei controlli interni. Le coperture assicurative scolastiche spesso non bastano a sanare il danno, soprattutto quando vengono meno le misure minime di sorveglianza.
Le ricadute psicologiche e l’importanza della gestione emotiva
Nonostante i bambini non abbiano riportato danni fisici, l’impatto psicologico di un’esperienza simile non va sottovalutato. Eventi percepiti come pericolosi possono generare ansia da separazione, paura della scuola o senso di smarrimento nei più piccoli.
I genitori dovrebbero affrontare la vicenda con un linguaggio rassicurante, valorizzando il ritorno a casa come un gesto di forza, ma sottolineando l’importanza della sicurezza. Gli psicologi infantili consigliano fiabe terapeutiche e giochi di ruolo per aiutare i bambini a normalizzare l’episodio e ad apprendere comportamenti sicuri in caso di smarrimento.
Per gli educatori è essenziale osservare segnali di regressione, come pianti improvvisi, rifiuto del distacco o comportamenti insoliti. In questi casi è consigliabile attivare un supporto specialistico, coinvolgendo esperti per fornire un sostegno emotivo adeguato.
Segui i canali social di Scuolalink.it
- News e aggiornamenti in tempo reale: GoogleNews, WhatsApp, Telegram, Messenger, LinkedIn e Instagram
- Segui la Pagina Facebook di Scuolalink.it
- Iscriviti sul Gruppo Facebook Scuolalink.it PERSONALE ATA
- Iscriviti sul Gruppo Facebook NoiPA, news e info sui servizi del personale della Pubblica Amministrazione
© 2025 Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata.