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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: scuole e istituzioni in prima linea per educare al rispetto

Studenti e istituzioni uniti contro la violenza di genere: eventi, iniziative locali e il ruolo cruciale della scuola nella prevenzione e sensibilizzazione.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si celebra ogni anno il 25 novembre. La scelta della data ricorda il brutale assassinio delle tre coraggiose sorelle Mirabal, avvenuto nel 1960.

I dati sul fenomeno del femminicidio in Italia

In Italia, questa ricorrenza ispira eventi, manifestazioni e cortei per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno drammatico. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, tra il 1 gennaio e il 20 ottobre 2024 si sono registrati 89 femminicidi, mentre l’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) di Non Una di Meno ne conta 104 fino all’8 novembre 2024.

Una settantina di studenti di tre istituti superiori si sono riuniti davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito, in Viale Trastevere, per rendere omaggio alle vittime di femminicidio. Durante l’incontro, gli studenti hanno raccontato episodi emblematici di violenza di genere e letto i nomi delle donne uccise dall’inizio del 2024, in segno di memoria e sensibilizzazione.

Il ministro Giuseppe Valditara ha partecipato alla cerimonia, accendendo simbolicamente l’illuminazione rossa che ha colorato la facciata del dicastero. Nel suo intervento, Valditara ha rivolto un appello alle donne: “Denunciate qualsiasi forma di violenza. La scuola sarà al vostro fianco, vi supporterà. Siate protagoniste di una rivoluzione di civiltà”.

Educazione e sensibilizzazione nelle scuole italiane

Per celebrare la giornata e promuovere la prevenzione della violenza di genere, il Ministero ha inviato una lettera ufficiale a tutte le scuole italiane. Il ministro Valditara ha esortato studenti, docenti e dirigenti scolastici a riflettere sull’importanza di educare al rispetto e all’uguaglianza. Diverse scuole hanno risposto all’invito con iniziative concrete: laboratori didattici, proiezioni di film a tema, incontri con esperti e associazioni. Ad esempio, in alcune scuole secondarie di Milano, sono stati organizzati percorsi di storytelling per raccontare storie di resilienza femminile. A Napoli, un liceo ha allestito un murales collettivo dedicato alle vittime di femminicidio, coinvolgendo attivamente gli studenti.

Le città si tingono di rosso: iniziative locali per la prevenzione

Numerose città italiane hanno dato il loro contributo alla Giornata internazionale. A Firenze, il Palazzo Vecchio è stato illuminato di rosso, mentre nelle piazze principali si sono svolti flash mob organizzati da studenti e associazioni femminili. A Torino, il comune ha promosso una serie di incontri nei centri culturali per discutere di prevenzione e supporto alle vittime.

Parallelamente, molte scuole hanno ospitato psicologi e criminologi per dialogare con i ragazzi, affrontando il tema della violenza di genere in maniera pratica e diretta. Queste iniziative sottolineano l’importanza di un impegno collettivo per contrastare il fenomeno.

Il ruolo della scuola nella lotta alla violenza di genere

La scuola rappresenta un presidio fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne, come ribadito dal ministro Valditara. Attraverso percorsi educativi mirati, si può lavorare per sradicare stereotipi e pregiudizi, promuovendo una cultura del rispetto. Programmi didattici specifici, come i corsi sul riconoscimento delle emozioni e sulla gestione dei conflitti, stanno già mostrando risultati positivi in molte realtà scolastiche.

Gli educatori sono invitati a collaborare con le famiglie e le istituzioni per creare un ambiente sicuro e inclusivo. La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne diventa così un’occasione per ribadire che il cambiamento è possibile solo attraverso un impegno condiviso.

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