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Sostegno e inclusione nelle gite: il ruolo del docente nei viaggi di istruzione

Il docente di sostegno non è obbligato ad accompagnare gli alunni in gita. Le scuole devono garantire l’inclusione con soluzioni organizzative flessibili.

Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione rappresentano momenti preziosi per la crescita degli studenti, anche in termini di inclusione. Tuttavia, uno dei quesiti più frequenti che coinvolgono le famiglie e gli operatori scolastici è se il docente di sostegno abbia o meno l’obbligo di accompagnare l’alunno con disabilità. La risposta è netta: nessun obbligo è previsto, e la partecipazione resta volontaria, come per ogni altro docente. Il quadro normativo offre indicazioni precise che tutelano i diritti di tutti, valorizzando il principio della corresponsabilità educativa.

Organizzazione dei viaggi: competenze e responsabilità

La nota ministeriale n. 2209 del 22 novembre 2012 chiarisce che l’organizzazione delle uscite didattiche spetta agli organi collegiali. A questi è affidato il compito di stabilire criteri per la selezione dei docenti accompagnatori, verificare la disponibilità del personale, assicurare condizioni di sicurezza e inclusività, e approvare le proposte in linea con il Piano dell’Offerta Formativa.

Non esiste un obbligo contrattuale che imponga ai docenti di accompagnare le classi. La partecipazione è su base volontaria, e deve essere pianificata in modo condiviso all’interno del consiglio di classe o del team docente.

Il docente di sostegno è obbligato ad accompagnare?

In presenza di alunni con disabilità, non cambia la natura volontaria della partecipazione del personale docente ai viaggi di istruzione. Nessuna norma, né nel contratto nazionale né nelle leggi ordinarie, attribuisce al docente di sostegno un obbligo specifico di accompagnamento.

La figura del docente specializzato è parte di un sistema educativo inclusivo, ma la responsabilità non è mai esclusiva. L’inclusione si costruisce in modo corale, e la presenza di un docente di sostegno durante la gita non può essere data per scontata.

Cosa fare se il docente di sostegno non è disponibile

La scuola può attivare diverse soluzioni per garantire la partecipazione dell’alunno con disabilità, anche in assenza del docente di sostegno. Le opzioni più comuni prevedono:

  • La disponibilità di un docente curricolare volontario
  • L’impiego di un collaboratore scolastico o un operatore educativo
  • L’accompagnamento da parte dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione
  • In casi selezionati, la partecipazione di un compagno di classe maggiorenne
  • Eventualmente, la presenza di un familiare, con autorizzazione del dirigente scolastico

Ogni decisione deve essere valutata caso per caso, tenendo conto delle condizioni specifiche dell’alunno e della tipologia di disabilità.

Ruolo dei dirigenti scolastici e delle segreterie

Il dirigente scolastico è chiamato a garantire che tutte le attività si svolgano in sicurezza e in modo inclusivo. Deve verificare il rispetto delle decisioni collegiali, informare le famiglie, attivare eventuali richieste agli enti locali per il personale educativo e formalizzare le autorizzazioni relative al personale accompagnatore.

La segreteria collabora nella parte amministrativa, raccogliendo i documenti necessari, gestendo i rapporti con gli enti e predisponendo le comunicazioni ufficiali. Un lavoro invisibile ma essenziale per assicurare che ogni uscita sia realmente aperta a tutti.

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