Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da parte di Uniti per INDIRE a proposito delle Graduatorie diversificate. Vediamo di cosa si tratta.
La pretesa assurda delle Graduatorie diversificate: un appello alla razionalità nel Settore Scolastico
Negli ultimi tempi, è emersa una proposta che merita di essere analizzata con attenzione e, soprattutto, con senso critico: la richiesta di graduatorie diversificate e di vie preferenziali per l’assegnazione delle cattedre di insegnamento, in particolare per quanto riguarda il sostegno didattico.
Questa richiesta, che prevede l’assegnazione di punteggi diversi all’interno delle graduatorie e la priorità per i docenti specializzati con TFA Ordinario, solleva interrogativi legittimi sulla giustezza e sull’equità di tali pretese.
In primo luogo, l’idea di creare una stratificazione tra i titoli di specializzazione non solo rischia di minare il principio di uguaglianza che dovrebbe governare l’accesso alla professione docente, ma alimenta anche un clima di competizione malsano tra i professionisti del settore. Ogni docente, indipendentemente dal percorso formativo seguito, porta con sé competenze e esperienze uniche che arricchiscono il panorama educativo. La creazione di un sistema che favorisca alcuni a discapito di altri non fa che alimentare divisioni anziché promuovere una visione integrata e collaborativa del mondo scolastico.
Inoltre, l’idea di “sopperire al fabbisogno di insegnanti per le attività di sostegno” attraverso un sistema di priorità che riconosce come primo in classifica lo specializzato con il TFA sostegno appare poco lungimirante. La scuola ha bisogno di figure professionali capaci di affrontare le sfide dell’inclusione e della diversità, e queste competenze non sono necessariamente legate a quel titolo di studio specifico. È fondamentale valorizzare l’esperienza sul campo, le soft skills e la capacità di adattamento, qualità che possono derivare da percorsi formativi differenti e da esperienze di vita diverse, come ha deciso di fare il Ministero!
In questo contesto, sono da considerare anche le esigenze di coloro che intraprenderanno il percorso formativo con i corsi lNDIRE. Questi “triennalisti” rappresentano una risorsa preziosa per il sistema scolastico. È imperativo che venga garantita loro la possibilità di inserirsi in prima fascia, riconoscendo il valore della loro preparazione e dell’esperienza acquisita. Negare tale opportunità non sarebbe equo, comporterebbe un impoverimento per il mondo dell’insegnamento e potrebbe anche comportare una perdita di continuità didattica per i loro alunni .
Infine, la proposta di prevedere l’assunzione prioritaria di specializzati con TFA Ordinario e l’inserimento in coda alla prima fascia delle GPS per i futuri corsisti INDIRE sembra più un tentativo di risolvere problematiche interne al sistema che un reale impegno per il miglioramento della qualità dell’insegnamento. La scuola non può permettersi di creare categorie di “docenti di serie A” e “docenti di serie B”. Ogni insegnante deve avere pari opportunità di accesso al mondo del lavoro, basato sulle proprie competenze e sulla propria dedizione.
In conclusione, la richiesta di graduatorie diversificate e di vie preferenziali è una pretesa assurda che non tiene conto della complessità e delle sfide del mondo educativo contemporaneo. È fondamentale promuovere l’unità e la collaborazione tra i diversi percorsi formativi, piuttosto che alimentare divisioni che non fanno altro che ostacolare il progresso del sistema scolastico. Solo attraverso un approccio inclusivo e equo potremo realmente garantire un’istruzione di qualità per tutti gli studenti.
Facciamo appello a chi di dovere affinché si riconosca il valore e il contributo dei triennalisti formati con INDIRE, permettendo loro di inserirsi in prima fascia e valorizzando così la loro preziosa formazione esperienziale.
Daniela Nicolò
Uniti per INDIRE