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Graduatorie provinciali supplenze, numeri da record: i sindacati parlano di oltre 500mila domande, addio alle Mad

Le nuove Graduatorie provinciali per le supplenze prendono il posto delle Mad. I sindacati parlano di numeri da record: saranno oltre 500mila le domande

Ultime notizie 14/7 sulle Graduatorie provinciali supplenze – Il palcoscenico degli aspiranti lavoratori della scuola (docenti e ATA) diventa sempre piรน ampio, nonostante vadano oramai in pensione le tanto care Mad. Il calderone si allarga e il tema del precariato, sovente combattuto con qualsiasi strumento da tutti i partiti politici, oggi inesorabilmente torna alla ribalta. Arriva sulla scena politica con naturalezza e spontaneitร  quasi impressionante.

500 mila precari sulle griglia di partenza: le Mad vanno in pensione e lasciano il posto alle nuove GPS

I numeri del personale docente e ATA coinvolti nellโ€™arco di ogni anno scolastico crescono a dismisura nonostante cambino le modalitร  per lโ€™arruolamentoa termine‘. Di precariato spesso si muore, infatti, alcuni di loro nel tempo sono entrati nei ruoli dello Stato lโ€™anno precedente alla loro quiescenza e i paradossi continuano ad esistere, purtroppo solo nel nostro Bel Paese.

Lโ€™Europa condanna lโ€™Italia oramai da molti anni per lโ€™abuso dei contratti a termine e il Governo cosa fa? Si premura a normare la precarietร , cercando di fissare le regole per un ingresso nel mondo del lavoro a tempo determinato con una modalitร  nuova, rispettando il merito e valutando i titoli posseduti per una posizione piรน vantaggiosa in classifica. Chissร  quanti anni si dovrร  giacere dentro questi elenchi di semplici nominativi, non avendo mai un lavoro assicurato e continuativo?

Addio alle Mad: facciamo pulizia e cerchiamo di dare al merito la giusta funzione

Cambia lโ€™acronimo ma la sostanza รจ sempre quella: dalle Mad (Messa a disposizione) si passa alle GPS. Si tenta di sistemare qualcosa di confuso e assolutamente poco trasparente in cui la parzialitร  e gli interessi personali in questi ultimi anni lโ€™hanno fatta da padrona, a volte (direi spesso) creando non poche perplessitร  tra gli addetti ai lavori.

Le Mad vanno in pensione e salgono alla ribalta le nuovissime GPS, dicevamo. Le graduatorie provinciali per le supplenze rappresenteranno per il prossimo futuro della scuola una palestra per molti aspiranti insegnanti per fare la loro meritata ‘gavetta‘. La nuova modalitร  predisposta dal governo in parte ha riparato le falle dell’eccessiva discrezionalitร  dei dirigenti, di quell’ordine โ€˜troppoโ€™ sparso a cui si รจ assistito fino a poco tempo fa; in parte perรฒ รจ autentico il rischio che qualcuno (in effetti saranno tanti) moriranno di precariato istituzionalizzato.

Graduatorie provinciali supplenze, Pacifico: “Titoli di studio come si fa in borsa con il mercato dei titoli economici

Dei numeri, presunti o veri che siano, dei candidati che chiederanno il loro inserimento nelle nuove GPS, ne parla il Presidente nazionale del sindacato Anief. Ecco cosa dichiara Marcello Pacifico in tal senso: โ€œNon si puรฒ giocare con i titoli di studio come si fa in borsa con il mercato dei titoli economici: per noi รจ importante non violare il principio di affidamento, come non cambiare, se non in modo chiaro, le linee di indirizzo che hanno portato alla valutazione delle graduatorie di Stato. E includere tutti i candidati che ne hanno diritto, come previsto dalle direttive UEโ€.

Critiche da parte dellโ€™Anief sulle tabelle di valutazione titoli

Una critica nei confronti delle nuove GPS viene mossa in queste ore anche da altri sindacati e dagli stessi soggetti che andranno a rinfoltire i nuovi elenchi provinciali dei precari. Si mettono in discussione le tabelle di valutazione dei titoli necessari a formare le graduatorie stesse. Su questo argomento Pacifico รจ chiaro: โ€œLe graduatorie che si basano sulle tabelle di valutazione dei titoli in corso di aggiornamento rispetto a quanto inizialmente detto dall’amministrazione. Nella prima versione, ad esempio, le abilitazioni non erano valutate, ma ora, anche grazie all’intervento dell’Anief, sembra che comportino dei punteggi. Bisogna ora capire le regioni che hanno portato il ministero dellโ€™Istruzione a cambiare la valenza su altri titoli, che da tredici anni veniva considerata in un certo modoโ€.

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