La Regione Emilia-Romagna aumenta a 18 milioni di euro le risorse destinate, per il 2025, all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, segnando un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. Il nuovo stanziamento, approvato dalla Giunta regionale, sarà destinato a Comuni e Unioni di Comuni per sostenere progetti educativi personalizzati e favorire l’autonomia e l’integrazione sociale e lavorativa dei giovani. In questo processo, il docente di sostegno assume una funzione chiave: è figura di riferimento stabile e competente che garantisce continuità, progettualità e una reale inclusione nella quotidianità scolastica.
Un investimento crescente per il diritto allo studio
Per il 2025 la Regione Emilia-Romagna ha previsto uno stanziamento di 18 milioni di euro per promuovere percorsi di inclusione scolastica rivolti a studenti con disabilità. L’incremento del 50% rispetto ai 12 milioni del 2024 evidenzia una volontà politica chiara: rafforzare i diritti educativi e accompagnare i giovani verso l’autonomia. Le risorse, erogate attraverso il Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità, saranno distribuite a Comuni e Unioni di Comuni per finanziare progetti personalizzati.
Il docente di sostegno: figura cardine nell’inclusione scolastica
Il docente di sostegno rappresenta un presidio pedagogico e didattico fondamentale per la qualità dell’inclusione scolastica. La sua stabilità nella classe consente di costruire relazioni significative con gli studenti e le famiglie, di partecipare alla progettazione individualizzata e di collaborare efficacemente con i colleghi e con le figure educative esterne. Il coinvolgimento attivo del docente di sostegno nei percorsi di inclusione permette non solo di rispondere ai bisogni specifici degli studenti con disabilità, ma anche di sviluppare un ambiente di apprendimento realmente accessibile e partecipativo per tutti.
Servizi e azioni previste
I fondi saranno destinati a studenti con disabilità certificata iscritti al secondo ciclo di istruzione e formazione, o neodiplomati. Gli interventi possibili includono attività laboratoriali, educative e ricreative, supporti alla comunicazione e alla mobilità, partecipazione a progetti di orientamento (PCTO), sport, arte e cultura. Ogni progetto potrà contare sul lavoro integrato tra figure educative, operatori e, soprattutto, docenti di sostegno, che restano il punto fermo nella costruzione del percorso formativo.
Inclusione scolastica come qualità della vita
L’assessora Isabella Conti ha ribadito l’impegno della Regione: “Ogni ragazza e ogni ragazzo deve avere la possibilità di costruire un futuro libero e pieno. Lo facciamo sostenendo chi ogni giorno si impegna per garantire questo diritto”. Il potenziamento dei fondi si affianca ad altre azioni già attive sul territorio, come i Centri estivi, i nidi e i servizi per le famiglie, e si fonda su una visione dell’inclusione come strumento per costruire comunità più giuste, solidali e coese.