venerdì, 4 Ottobre 2024
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Indennità di sede e di viaggio: Anief si batterà per l’inserimento nel nuovo CCNL

Nel prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Anief si impegnerà a lottare per l'introduzione di una indennità di sede e di viaggio

Anief si impegna a lottare per l’introduzione di una indennità di sede e di viaggio nel prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), destinata ai docenti e al personale ATA che lavorano lontano da casa. La crescente difficoltà nel gestire i costi di spostamenti, affitti e bollette rende insostenibile la vita di migliaia di lavoratori scolastici.

Lavoratori della scuola lontani da casa: un costo insostenibile

“Per i lavoratori della scuola che operano a centinaia di chilometri da casa, arrivare a fine mese sta diventando sempre più difficile,” afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief. Docenti e personale ATA sono costretti a fronteggiare rincari su più fronti: trasporti, affitti, bollette e il generale aumento del costo della vita. La situazione è particolarmente critica per chi guadagna stipendi netti tra i 1.100 e 1.200 euro al mese, un importo insufficiente a coprire le spese, specialmente con l’inflazione a doppia cifra.

La proposta di Anief: indennità di sede e di viaggio mediante le tariffe agevolate

Anief chiede l’introduzione di una indennità di sede per chi lavora lontano dalla propria residenza e tariffe agevolate permanenti per i trasporti. “È ora di dare risposte concrete ai tanti insegnanti e personale ATA che si trovano in condizioni economiche precarie nonostante il loro contributo essenziale alla crescita delle nuove generazioni”, afferma Pacifico. In altri settori, specialmente nel privato, le indennità di sede sono una prassi consolidata; per questo Anief si batte affinché anche nel comparto scolastico queste misure diventino realtà.

Una battaglia per stipendi adeguati e dignità lavorativa

Anief sostiene che i lavoratori della scuola che operano lontano da casa debbano essere supportati attraverso indennità adeguate, evitando che i sacrifici economici li portino a vivere in condizioni di quasi povertà. L’organizzazione promette di sollevare con forza la questione nel nuovo CCNL, per garantire una maggiore dignità economica a chi forma le nuove generazioni, contribuendo al futuro del Paese.

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