Gli insegnanti di religione cattolica (IRC) nelle scuole pubbliche italiane sono docenti a tutti gli effetti, con contratto statale e piena equiparazione normativa agli altri insegnanti. Tuttavia, il loro status resta particolare: l’accesso e la permanenza nel ruolo dipendono dal mantenimento dell’idoneità ecclesiastica, rilasciata dalla diocesi di competenza. La legge 186/2003 ha aperto la strada all’immissione in ruolo, con una progressiva stabilizzazione degli incarichi.
Inquadramento giuridico e reclutamento degli insegnanti di religione cattolica
Gli insegnanti IRC sono parte integrante del comparto scuola e godono delle stesse tutele contrattuali degli altri docenti statali. La loro posizione, però, resta peculiare per via della necessità di un’intesa tra Stato e Chiesa cattolica, come previsto dall’Accordo di revisione del Concordato del 1984. Il reclutamento segue modalità specifiche: originariamente affidato a incarichi annuali, dal 2003 è stato avviato l’accesso al ruolo tramite concorsi riservati, ora destinati a coprire il 100% dei posti vacanti. La sede di titolarità è di norma collocata nell’ambito territoriale della diocesi e può coinvolgere più scuole per garantire l’orario completo.
Stipendi e fasce stipendiali aggiornate
Il Contratto Collettivo Nazionale (CCNL Scuola) stabilisce che i docenti IRC percepiscano la stessa retribuzione degli altri insegnanti a parità di grado scolastico e anzianità. Le fasce stipendiali (0-8 anni, 9-14, 15-20, ecc.) determinano aumenti automatici. Un insegnante di religione nella scuola primaria inizia con circa €20.900 lordi annui (≈ €1.260 netti al mese), mentre nella scuola secondaria lo stipendio parte da circa €21.500 lordi (≈ €1.400-1.480 netti mensili). Al termine della carriera, i docenti IRC possono superare i €2.000 netti mensili. La media annua lordo percepita dagli IRC è di circa €32.321, superiore alla media generale grazie a un’anzianità più elevata.
Progressione economica e ricostruzione di carriera
La progressione stipendiale è legata all’anzianità e viene riconosciuta anche ai docenti precari IRC attraverso una norma specifica: dopo 4 anni di incarico annuale, è possibile richiedere l’inquadramento in fasce stipendiali superiori dal quinto anno, anche senza immissione in ruolo. Questa particolarità permette agli insegnanti IRC con incarichi pluriennali di accedere a miglioramenti economici, condizione non prevista per i supplenti di altre materie. Tuttavia, è necessaria la presentazione di una domanda formale e il possesso dei requisiti richiesti.
Compensi medi degli insegnanti di religione cattolica: indennità e voci accessorie
Gli insegnanti di religione percepiscono tutte le componenti retributive accessorie previste per il personale scolastico: tredicesima mensilità, Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e bonus formazione (€500 annui con la Carta del Docente). Non sono previsti bonus specifici per l’insegnamento della religione, ma, come per tutti i docenti, spettano eventuali indennità per incarichi extra, ore aggiuntive o sede disagiata. La RPD, riconosciuta storicamente solo ai docenti di ruolo o con incarico annuale, è stata progressivamente estesa anche ad altre categorie di supplenti, sebbene dal 2025 alcune misure transitorie siano decadute, generando nuove rivendicazioni sindacali.
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