Istruzione domiciliare e ospedaliera: stanziati 2,8 milioni per il 2025/26
Il Ministero definisce i criteri di riparto dei fondi per garantire la continuità didattica tramite l’istruzione domiciliare e ospedaliera
Il Ministero dell’Istruzione ha firmato il decreto che assegna nuove risorse per garantire il diritto allo studio agli alunni impossibilitati a frequentare le lezioni per gravi motivi di salute. Per supportare i servizi di istruzione domiciliare e ospedaliera sono stati stanziati oltre 2,8 milioni di euro complessivi, destinati a coprire le esigenze didattiche e organizzative previste per l'anno scolastico 2025/2026.
I dettagli del nuovo decreto ministeriale
Con la pubblicazione del Decreto Direttoriale n. 3534 datato 21 novembre 2025, l'amministrazione centrale ha ufficializzato le modalità operative per l'erogazione dei finanziamenti. Il provvedimento attua quanto previsto dalla normativa vigente, assicurando la continuità educativa anche agli studenti costretti a lunghe degenze o terapie domiciliari.
Il pacchetto finanziario complessivo tocca la cifra di 2.856.013 euro, una somma che verrà erogata agli Uffici scolastici in due momenti distinti per facilitare la gestione contabile. Nello specifico, è previsto un acconto di quasi 1,5 milioni di euro sull'esercizio 2025, mentre il saldo rimanente di circa 1,3 milioni graverà sul bilancio del 2026.
La strategia di distribuzione delle risorse mira a coprire in modo capillare il fabbisogno nazionale, basandosi sui dati di spesa consolidati. La fetta più consistente del budget, pari all'85% del totale, è riservata ai progetti di didattica a domicilio, mentre la quota restante supporterà le attività svolte direttamente all'interno delle strutture sanitarie.
Criteri di riparto per l'istruzione domiciliare e ospedaliera
Le risorse vengono assegnate agli Uffici scolastici regionali seguendo parametri oggettivi contenuti nel Piano di riparto allegato al decreto, garantendo equità territoriale. Il sistema di calcolo prende in considerazione l'attività effettivamente svolta nell'anno scolastico precedente, premiando la capacità di risposta ai bisogni degli studenti.
Per assicurare una gestione flessibile e aderente alle necessità reali, il Ministero ha stabilito delle linee guida precise per l'utilizzo dei fondi:
L'assegnazione principale viene calcolata proporzionalmente in base ai volumi di attività registrati nell'anno scolastico 2024/2025.
È garantita una quota minima di 258 euro per ogni docente impiegato a cattedra intera nelle sezioni ospedaliere.
Gli Uffici scolastici regionali hanno la facoltà di modificare la percentuale di ripartizione tra i due servizi, purché rimangano entro il tetto di spesa prefissato.
Il saldo finale delle risorse sarà trasferito solo a conclusione dell'anno scolastico, previa verifica delle rendicontazioni. Questo meccanismo di controllo assicura che i fondi per la scuola in ospedale e a domicilio siano utilizzati in modo trasparente e corrispondente alle esigenze effettive delle famiglie e degli istituti.
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