Con una mozione del Senato accademico, l’Università Sapienza di Roma condanna l’escalation militare a Gaza e invoca il cessate il fuoco immediato, l’invio urgente di aiuti umanitari e soluzioni negoziali per la pace. Un atto formale e netto, frutto anche della mobilitazione degli studenti negli ultimi due anni.
Sdegno accademico per la crisi in Palestina
Il Senato accademico della Sapienza ha approvato una mozione che condanna apertamente la guerra a Gaza, esprimendo “sdegno per l’escalation militare e la crisi umanitaria” in corso. L’Università si unisce così a un crescente coro di voci che, in Italia e in Europa, invocano una risposta immediata e umanitaria alla drammatica situazione nella Striscia. L’Ateneo manifesta “sentimenti di dolore e orrore” per quanto sta accadendo in Palestina, riaffermando il proprio impegno costante per la pace e il rispetto dei diritti umani.
Cessate il fuoco e aiuti senza ostacoli
Nel testo della mozione viene chiesto “l’immediato cessate il fuoco” e “l’ingresso di significativi aiuti umanitari” nella Striscia di Gaza, dove le condizioni di vita sono diventate insostenibili per milioni di civili. L’Università conferma il pieno sostegno alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiedono l’apertura di corridoi umanitari e la ripresa urgente dei negoziati per la liberazione degli ostaggi e una tregua duratura. La Sapienza invoca anche un impegno sanitario e alimentare coordinato per soccorrere i feriti e i malati, e garantire cibo, acqua, medicinali e assistenza alla popolazione.
La voce degli studenti della Sapienza in prima linea
“Dopo due anni di mobilitazioni, siamo riusciti a far esprimere La Sapienza contro l’escalation di Israele e in solidarietà con la Palestina”, hanno dichiarato gli attivisti di Cambiare Rotta, collettivo studentesco protagonista di numerose iniziative. Accampamenti simbolici, scioperi della fame, presidi e assemblee hanno scandito l’impegno degli studenti per portare la questione palestinese dentro le aule universitarie. La mozione viene letta come un primo riconoscimento politico del ruolo della mobilitazione dal basso e come una svolta nel rapporto tra università pubblica e responsabilità civile.
L’università Sapienza impegnata per la pace
Con questa presa di posizione, la Sapienza riafferma la funzione etica e politica dell’istituzione universitaria nel contesto globale. L’Ateneo si unisce alle realtà accademiche che hanno scelto di non rimanere neutrali davanti alle emergenze umanitarie, dichiarando il proprio sostegno alla ricerca di soluzioni negoziali eque e durature. La mozione sottolinea l’urgenza di una pace fondata sul riconoscimento reciproco del diritto all’esistenza, sulla legalità internazionale e sulla giustizia sociale. La Sapienza si schiera con la vita, i diritti e la dignità umana, riaffermando che il sapere non può essere indifferente alla guerra.
Testo integrale della mozione approvata dal Senato accademico dell’Università Sapienza
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