Il recente intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a proposito della LdB 2025 ha scatenato un acceso dibattito all’interno del governo Meloni. Ieri, 12 ottobre 2024, Giorgetti ha invitato i ministri a tagliare le spese, minacciando di assumere lui stesso “la parte del cattivo” se i suoi colleghi non lo faranno.
Le discrepanze sulla LdB 2025: se da un lato il ministro Giorgetti parla di tagli, Valditara annuncia gli aumenti
Questa richiesta di contenimento delle spese è in netta contraddizione con le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha invece promesso nuovi fondi per l’istruzione, includendo aumenti salariali per il personale scolastico e investimenti per migliorare la qualità dell’insegnamento. Questa apparente discrepanza ha sollevato dubbi e sospetti: chi sta mentendo tra i due ministri?
Le reazioni delle opposizioni e dei sindacati: basta con i tagli alla scuola, occorrono investimenti strutturali
Le parole di Giorgetti hanno subito provocato le reazioni dei presidi e delle associazioni sindacali, come DirigentiScuola, che hanno evidenziato il contrasto tra le affermazioni del ministro dell’Economia e quelle di Valditara. La deputata di Azione, Daniela Ruffino, ha sottolineato l’incoerenza tra le promesse di investimenti nella scuola e i possibili tagli alla spesa pubblica.
Secondo Ruffino, il governo Meloni sembra più concentrato su questioni secondarie, come il voto in condotta, mentre l’Italia è stata recentemente deferita alla Corte di Giustizia UE per l’elevato numero di insegnanti precari. La deputata ha dichiarato che la scuola non può permettersi ulteriori tagli, ma al contrario necessita di investimenti strutturali per migliorare le condizioni lavorative degli insegnanti e il sistema scolastico nel suo complesso.
Arrivano le critiche da Europa Verde e Sinistra sui tagli al trasporto pubblico nella LdB 2025
Anche Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha criticato duramente le dichiarazioni di Giorgetti, accusando il governo di preparare tagli al trasporto pubblico e alla scuola. Bonelli ha sottolineato come la situazione nel settore dell’istruzione sia già drammatica e che eventuali tagli potrebbero peggiorare ulteriormente la qualità del servizio.
Le opposizioni progettano il ‘Campo Largo’ e la difesa della scuola pubblica rimane sinora l’unico ‘collante’
Nel frattempo, le forze di opposizione, guidate dalla segretaria del PD Elly Schlein, stanno progettando un campo largo che riunisce diverse forze del centro-sinistra, da Renzi a Conte. Schlein ha affermato che le questioni chiave su cui si baserà l’alleanza sono la difesa della scuola pubblica, della sanità, il lavoro, i salari e la conversione ecologica.
Il dibattito sui tagli e gli investimenti nel settore dell’istruzione mette in luce le contraddizioni all’interno del governo Meloni. Mentre Giorgetti spinge per una riduzione delle spese, Valditara promette nuovi fondi per il personale scolastico e per il miglioramento dell’insegnamento.
Nel frattempo, l’opposizione insiste sul fatto che la scuola non si tocca e che sono necessari maggiori investimenti per affrontare il precariato e migliorare le condizioni dei docenti.
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