mercoledì, 15 Gennaio 2025
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Legge di Bilancio: lavoratori di scuola, università e ricerca in piazza a Roma il 26 novembre

Il 26 novembre a Roma presidio contro la legge di Bilancio, rinnovo contratti, stabilizzazione precari e difesa salari nei settori istruzione e ricerca.

Legge di Bilancio 2025 – Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori dell’istruzione, università, ricerca, alta formazione artistica e musicale (AFAM) e formazione professionale. Martedì 26 novembre, dalle ore 12:00 alle 14:00, è previsto un nuovo presidio in Piazza Capranica a Roma, dopo le manifestazioni già tenutesi martedì 12 e giovedì 20 novembre.

Il motivo della protesta è chiaro: la Legge di Bilancio 2025, così com’è stata presentata, non risponde alle esigenze di questi comparti fondamentali per il futuro del Paese. Le rappresentanze sindacali e i lavoratori chiedono modifiche sostanziali per garantire risorse adeguate e tutele maggiori.

Le richieste: rinnovo contrattuale, stabilizzazione e difesa dei salari

Tra le principali richieste avanzate al governo e alle forze politiche spiccano:

  1. Rinnovo del contratto di lavoro per il comparto “Istruzione e Ricerca”, con stanziamento di risorse sufficienti a garantire aumenti salariali adeguati.
  2. Difesa del potere d’acquisto dei salari, messo a rischio dall’inflazione crescente e dalla mancanza di adeguamenti economici.
  3. Stabilizzazione del personale precario, che da anni lavora con contratti a termine senza alcuna garanzia di continuità.

Nei giorni scorsi, le organizzazioni sindacali hanno presentato diverse proposte di modifica alla Legge di Bilancio 2025, puntando a interventi concreti per migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare settori cruciali come scuola, università, ricerca e AFAM.

Una mobilitazione in crescendo: sciopero generale il 29 novembre a Roma contro la Legge di Bilancio

Il presidio del 26 novembre rappresenta una tappa importante di un percorso di mobilitazione che ha visto il suo primo momento di forza nello sciopero del 31 ottobre. A questo si aggiungerà lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL per l’intera giornata di mercoledì 29 novembre.

In occasione dello sciopero, sono previste manifestazioni territoriali in tutta Italia per coinvolgere la cittadinanza e sensibilizzare il governo sull’urgenza di investire nell’istruzione e nella ricerca.

L’impatto della Legge di Bilancio sul settore istruzione e ricerca

La Legge di Bilancio 2025, nella sua attuale formulazione, non risponde alle necessità dei lavoratori del comparto Istruzione e Ricerca. Le criticità principali riguardano:

  • Insufficienza di fondi per il rinnovo contrattuale, che lascia migliaia di lavoratori senza prospettive di miglioramento economico.
  • Mancanza di politiche per la stabilizzazione dei precari, una piaga storica che penalizza l’efficienza e la qualità del sistema educativo e formativo.
  • Scarsi investimenti nella ricerca e nell’alta formazione, settori strategici per l’innovazione e la competitività del Paese.

Un appello alla partecipazione

La manifestazione del 26 novembre e lo sciopero generale del 29 novembre rappresentano occasioni fondamentali per far sentire la voce di chi lavora quotidianamente per garantire l’educazione e la formazione delle nuove generazioni. I lavoratori, uniti sotto la bandiera della giustizia salariale e della stabilità lavorativa, chiedono al governo di invertire la rotta e di mettere al centro della politica economica i settori della conoscenza.

Le prossime tappe

  • Presidio a Roma: Piazza Capranica, martedì 26 novembre.
  • Sciopero generale: mercoledì 29 novembre, manifestazioni in tutta Italia.

Perché il futuro del Paese passa dall’investimento nell’istruzione, nella ricerca e nella formazione professionale.

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