Maestra su OnlyFans, Siffredi: 'Rispetta il codice del lavoro'

Il caso della maestra di Treviso su OnlyFans rilancia il dibattito tra libertà digitale e codici etici del docente. Siffredi: “Il lavoro ha regole”.

26 agosto 2025 14:10
Maestra su OnlyFans, Siffredi: 'Rispetta il codice del lavoro' - Rocco Siffredi
Rocco Siffredi
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Il caso della maestra di Treviso licenziata per l’attività su OnlyFans riaccende il dibattito tra libertà digitale e responsabilità professionale. Rocco Siffredi, dal palco del Bergamo Sex, invita al rispetto dei codici etici del lavoro, sollevando interrogativi sull’immagine pubblica degli insegnanti.

Libertà digitale e ruolo educativo

Se il lavoro ha un codice, va rispettato”, afferma Rocco Siffredi al Corriere della Sera, sottolineando come la libertà online non possa ignorare le regole professionali. La vicenda della maestra licenziata a Treviso per attività su OnlyFans mette in luce una tensione profonda: l’equilibrio tra libertà individuale e obblighi connessi al ruolo educativo. Per chi lavora con i minori, l’immagine pubblica diventa parte integrante della fiducia che famiglie e istituzioni ripongono nell’insegnante, soprattutto in contesti scolastici con orientamento valoriale, come quelli cattolici.

OnlyFans e reputazione professionale

Il fenomeno OnlyFans apre interrogativi su diritto al lavoro e tutela del decoro istituzionale, in un’epoca in cui la reputazione digitale ha effetti permanenti. Non si discute la liceità dell’attività per adulti, ma la sua compatibilità con l’affidamento fiduciario che regge la professione docente. La vicenda evidenzia la necessità di regole chiare e preventive, evitando conflitti emergenziali che minano la credibilità del sistema scolastico e l’alleanza educativa con le famiglie.

Cultura digitale e responsabilità collettiva

Il caso del gruppo FacebookMia moglie”, definito da molti una “goliardata maschilista”, dimostra quanto sia urgente educare alla cultura digitale: consenso, privacy e rispetto dell’immagine altrui non possono restare concetti astratti. Per la scuola, che ha nei docenti presidi di legalità, è prioritario aggiornare i regolamenti interni, formare sul tema dell’identità digitale e prevedere procedure trasparenti per conflitti reputazionali. Così, il confine tra vita privata e ruolo pubblico diventa governabile e non lasciato al giudizio mediatico.

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