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Maturità 2025: l’anno dell’Intelligenza Artificiale tra ripassi leciti e tentazioni vietate

L'Intelligenza Artificiale protagonista della Maturità 2025 tra ripassi digitali, rischi di uso illecito e strategie adottate dagli studenti italiani.

La maturità 2025 si preannuncia come un vero banco di prova non solo per gli studenti, ma anche per l’intero sistema scolastico italiano. L’Intelligenza Artificiale – ormai compagna di studio sempre più presente – è entrata a far parte della quotidianità dei maturandi, tra usi leciti e strategie (più o meno corrette) per affrontare le temute prove di giugno. Secondo un’indagine condotta da Skuola.net su un campione di 1.000 studenti dell’ultimo anno, solo 1 su 10 dichiara di non aver mai fatto uso di IA nel corso dell’anno scolastico. Un dato che invita a riflettere sul ruolo – e sul controllo – delle tecnologie nel contesto educativo.

L’IA tra i banchi: una realtà diffusa

Dallo scorso settembre ad oggi, il 35% degli studenti ha utilizzato frequentemente l’Intelligenza Artificiale per attività scolastiche, mentre un altro 34% ha dichiarato un uso più saltuario. Un ulteriore 19% ne ha fatto ricorso solo in situazioni specifiche. Soltanto il 10% afferma di non aver mai aperto un chatbot.

Maturità 2025: come viene usata l’IA dagli studenti

Gli impieghi più comuni dell’IA rientrano, per fortuna, nell’ambito dell’apprendimento e del supporto didattico:

  • Ricerche scolastiche approfondite
  • Spunti e idee per svolgere compiti e progetti
  • Preparazione a interrogazioni attraverso simulazioni e spiegazioni
  • Verifica e ottimizzazione di testi già scritti

Tuttavia, non sono mancate situazioni più “grigie”, come la richiesta di scrivere temi, traduzioni, esercizi di matematica o codice informatico.

L’uso illecito dell’IA: un fenomeno sottotraccia

Quasi la metà degli intervistati ha ammesso di aver utilizzato l’IA almeno una volta per superare verifiche in classe. Un dato sorprendente è che circa 1 su 5 dichiara di averlo fatto regolarmente senza mai essere scoperto. Il fenomeno solleva interrogativi sulla capacità dei docenti di riconoscere un elaborato generato artificialmente.

Esami di Stato e IA: tra rischi e tentazioni

L’uso dell’IA durante le prove della Maturità è severamente vietato dal Ministero dell’Istruzione, con l’esclusione immediata come possibile conseguenza. Eppure, più di 1 studente su 3 sta già valutando una strategia per eludere i controlli.

  • Il 23% è convinto che consulterà ChatGPT o simili durante l’esame
  • Il 12% lo considera una “carta di riserva” da usare solo in caso di emergenza

A rendere più allettante questa ipotesi è la percezione – condivisa da oltre il 20% degli studenti – che i docenti non siano in grado di distinguere tra un testo scritto da uno studente e uno generato da IA. Solo il 32% teme concretamente il rischio di essere scoperto.

IA e ripasso: un alleato prezioso

Se durante le prove l’IA rappresenta un rischio, nella fase di preparazione è vista invece come uno strumento utile e legittimo. Il 42% dei maturandi la utilizzerà sicuramente per ripassare, mentre il 39% si dice pronto a farlo se necessario. Solo il 19% pensa di poterne fare a meno.
Nel dettaglio:

  • Il 47% si affida all’IA per ripassare in vista del colloquio orale
  • Il 33% la usa per produrre contenuti legati alla relazione PCTO o per costruire collegamenti tra discipline
  • Il 14% consulta l’IA per avere esempi di temi o autori della prima prova
  • Solo il 6% la sta impiegando per preparare la seconda prova scritta

Maturità 2025: i numeri

Gli studenti che affronteranno l’Esame di Stato quest’anno saranno 524.415, di cui:

  • 268.577 iscritti ai Licei
  • 169.682 agli Istituti Tecnici
  • 86.156 agli Istituti Professionali

Le commissioni d’esame saranno 13.900, per un totale di 27.698 classi. Ogni commissione sarà composta da un Presidente esterno, tre membri esterni e tre interni. Le prove inizieranno mercoledì 18 giugno alle ore 8.30 con il tema d’italiano, comune a tutti gli indirizzi. Il giorno seguente, 19 giugno, sarà la volta della seconda prova, diversa per ogni indirizzo. Seguirà poi il colloquio orale, volto a verificare il raggiungimento del profilo educativo, culturale e professionale di ogni candidato.

Per tutte le informazioni ufficiali, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha predisposto una pagina dedicata agli Esami di Stato, consultabile all’indirizzo: https://www.istruzione.it/esami-di-stato/

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