HomeUniversitàMedicina, odontoiatria e veterinaria: il nuovo sistema d’accesso non convince gli studenti

Medicina, odontoiatria e veterinaria: il nuovo sistema d’accesso non convince gli studenti

Il nuovo sistema d'accesso a Medicina divide gli studenti: più meritocratico, ma con tante incertezze. Il 48% preferisce il vecchio modello.

La recente riforma del sistema di accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, che ha abbandonato il tradizionale test a risposta multipla, fatica a conquistare il favore degli aspiranti camici bianchi. Nonostante l’intento di promuovere una selezione più meritocratica e meno stressante, il nuovo impianto solleva dubbi e preoccupazioni tra i maturandi e i neodiplomati. Un sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di 500 partecipanti rivela come quasi la metà degli intervistati preferisca il vecchio sistema. Vediamo nel dettaglio i dati e le opinioni raccolte.

Una riforma che divide: il 48% boccia il nuovo modello

Il 48% degli studenti coinvolti nel sondaggio giudica negativamente il nuovo sistema di selezione. Nonostante l’eliminazione del temuto test a crocette, il nuovo percorso — che prevede un semestre iniziale “filtro” e una graduatoria basata sui crediti formativi (CFU) ottenuti — non sembra rassicurare gli studenti. Solo un quarto degli intervistati (25%) si dice pienamente favorevole, mentre il resto mostra incertezza o insoddisfazione.

Dubbi e timori: un semestre in medicina pieno di incognite

Uno degli aspetti più criticati è la mancanza di certezze sin dall’inizio del percorso. Il nuovo sistema consente l’iscrizione libera al primo semestre, ma l’ammissione definitiva al corso di laurea dipende dall’acquisizione di almeno 18 CFU e dal posizionamento nella graduatoria nazionale.
Il 42% di chi si oppone alla riforma teme di perdere mesi di studio in caso di esclusione finale. Un altro 23% esprime preoccupazioni per l’elevato numero di iscritti iniziali, che potrebbe causare sovraffollamento nelle aule e un ambiente di apprendimento meno efficace.

Le ragioni di chi approva: meno pressione, più merito

C’è comunque una fetta di studenti che apprezza il nuovo impianto (24%). Il motivo principale, per il 37% di loro, è la maggiore attenzione al percorso formativo piuttosto che a una singola prova. Il 21% accoglie con favore la possibilità di iniziare il proprio cammino universitario senza la tensione del test a risposta multipla. Inoltre, il 19% ritiene positivo poter utilizzare i crediti eventualmente maturati anche in altri corsi, in caso di mancato accesso alla graduatoria nazionale definitiva.

Distanza o presenza? Le scelte logistiche degli studenti di medicina

L’incertezza sulla sede universitaria definitiva e il rischio di classi troppo numerose hanno acceso il dibattito anche sulla modalità di frequenza. Il 30% degli intervistati si dice disposto a seguire le lezioni a distanza, ma solo in caso di emergenza. Il 43%, invece, preferisce la didattica in presenza, anche se in condizioni non ottimali. Solo il 12% sceglierebbe la formazione online come opzione preferita fin dall’inizio.

Motivazione, equità e confronto col passato

Quanto incide il nuovo sistema sulla motivazione? Secondo i dati, solo il 25% degli studenti si dichiara più invogliato a tentare l’accesso grazie alla riforma. Il 40% invece rimpiange la chiarezza e la definizione del vecchio modello di selezione.
In termini di equità, il 27% degli intervistati considera il nuovo sistema un miglioramento, mentre il 32% ritiene che continui a favorire chi può permettersi corsi privati di preparazione. Il 41% non percepisce sostanziali differenze rispetto alla precedente modalità di accesso.

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