Minacce ai docenti dopo le bocciature: casi in aumento nelle scuole italiane

Minacce e pressioni verso i docenti dopo le bocciature: crescono gli episodi di violenza verbale e fisica nelle scuole italiane, anche da parte dei genitori

24 giugno 2025 14:32
Minacce ai docenti dopo le bocciature: casi in aumento nelle scuole italiane - Violenza di genere
Violenza di genere
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La chiusura dell’anno scolastico riaccende l’allarme sulle minacce agli insegnanti. In Veneto, un docente riceve intimidazioni da un genitore dopo una bocciatura. Il fenomeno, tutt’altro che isolato, si inserisce in un quadro nazionale sempre più allarmante, con decine di episodi che trasformano la scuola in teatro di violenza e tensione

Intimidazioni dopo gli scrutini: il caso veronese

Un’insegnante, al termine delle valutazioni finali, ha ricevuto una minaccia diretta da parte di un genitore, che avrebbe pronunciato la frase: “Se non sistemi la situazione, stasera non torni a casa”. L’episodio, avvenuto in Veneto, non è degenerato in violenza fisica, ma ha comunque spinto la docente a sporgere un esposto. Il fatto ha destato la reazione del Ministro dell’Istruzione, che ha ricordato come nessuna forma di violenza, neppure verbale, possa essere tollerata in ambito scolastico e che il rapporto scuola-famiglia deve fondarsi sul dialogo e sul rispetto reciproco.

Pressioni e minacce in aumento

Negli ultimi anni si è registrata una crescita significativa delle segnalazioni di minacce e aggressioni verso il personale scolastico, soprattutto in prossimità degli scrutini. I momenti di comunicazione degli esiti scolastici si rivelano contesti critici, in cui il disagio di alcune famiglie si traduce in pressioni indebite e comportamenti intimidatori. Tra gennaio 2023 e febbraio 2024, sono stati documentati 133 episodi violenti all’interno delle scuole italiane, con casi che includono aggressioni verbali, minacce con armi e vere e proprie persecuzioni.

Cronaca di una scuola sotto assedio con minacce ai docenti

Tra gli episodi più gravi, si ricorda il caso di due genitori arrestati per atti persecutori contro una maestra, seguita fino a casa e minacciata con un bastone. L’insegnante ha denunciato un clima di terrore tale da stravolgere la propria vita quotidiana. In un’altra vicenda, nel Lazio, una docente ha dovuto subire anni di vessazioni da parte di una famiglia, con un intervento delle forze dell’ordine culminato nell’applicazione di un braccialetto elettronico. A Milano, nell’aprile 2024, uno studente quindicenne ha addirittura minacciato un’insegnante con un coltello all’ingresso dell’istituto, scatenando il panico e concludendo la vicenda con un arresto.

Prevenzione e risposte istituzionali

Di fronte a episodi tanto gravi, è possibile attivare strumenti legali e istituzionali. La presentazione di un esposto rappresenta la prima forma di tutela a disposizione degli insegnanti, utile per segnalare situazioni di pericolo e attivare l’intervento delle autorità. Il Ministero dell’Istruzione, preso atto della gravità e della frequenza dei casi, valuta l’inasprimento delle sanzioni per chi aggredisce docenti e personale scolastico, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la dignità della funzione educativa.