Miopia infantile in aumento: oltre la metà dei bambini ha difetti visivi non corretti

Miopia infantile in crescita: entro il 2050 metà dei bambini sarà miope. Gli esperti SIP e SIOPS lanciano l’allarme e indicano strategie di prevenzione

29 giugno 2025 16:56
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La miopia nei bambini sta diventando una vera emergenza sanitaria. Secondo la Società Italiana di Pediatria, entro il 2050 oltre il 50% dei giovani potrebbe esserne colpito. Tra cause ambientali e digitali, si moltiplicano gli allarmi degli esperti: servono più prevenzione, luce naturale e controlli oculistici precoci

Miopia infantile: un’emergenza in crescita costante

Oltre il 50% dei bambini italiani combatte contro difetti visivi non corretti, con un rischio concreto di compromissione dell’apprendimento e del benessere generale. A lanciare l’allarme è stato il Congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria, tenutosi a Napoli, dove è stato evidenziato che la miopia infantile è in costante crescita. I dati parlano chiaro: oggi il 36% dei bambini e ragazzi tra i 5 e i 19 anni è miope, con un incremento del 50% negli ultimi trent’anni. Senza interventi tempestivi, entro il 2050 un giovane su due potrebbe sviluppare miopia.

Il nuovo volto della miopia: una condizione patologica

Un tempo considerata solo un disturbo della vista, oggi la miopia viene sempre più classificata come una vera e propria condizione patologica, soprattutto se insorge in età precoce. Il professor Paolo Nucci, docente di Oftalmologia all’Università di Milano e presidente della SIOPS, ha spiegato come l’età media di insorgenza si sia anticipata, passando dai 12-13 anni a fasi ben più precoci. L’effetto è l’allungamento del bulbo oculare, che aumenta il rischio di patologie come distacco di retina, cataratta precoce e glaucoma. L’occhio miope moderno non è solo un occhio che vede male da lontano, ma è un organo strutturalmente più fragile, portatore di un vero e proprio “fenotipo patologico”.

Le abitudini digitali aggravano il fenomeno della miopia

A incidere fortemente sull’esplosione della miopia tra i più piccoli sono gli stili di vita contemporanei, in particolare la ridotta esposizione alla luce solare e l’eccessivo uso di dispositivi digitali. L’indagine “Ci vediamo a scuola”, svolta a Milano, ha rivelato che quasi tre studenti su quattro con difetti visivi non usano alcuna correzione, evidenziando una grave sottovalutazione del problema. Il tempo trascorso all’aperto si è drasticamente ridotto, mentre tablet e smartphone sono diventati compagni quotidiani, anche in età prescolare. Questo squilibrio visivo incide negativamente sull’attenzione, sull’apprendimento e sul benessere psicofisico dei bambini.

Prevenzione e luce naturale come strumenti chiave

La prevenzione resta l’unica arma efficace per contrastare l’epidemia di miopia. Secondo Rino Agostiniani, presidente della SIP, l’aumento del disturbo visivo “è un segnale d’allarme di uno stile di vita inadeguato per lo sviluppo dei bambini”. Gli specialisti consigliano esposizione quotidiana alla luce solare, attività fisica e gioco all’aperto, evitare dispositivi digitali prima dei 6 anni, e soprattutto visite oculistiche a partire dai 3 anni. Trascorrere almeno due ore al giorno all’aria aperta stimola la produzione di dopamina, che protegge l’occhio dall’allungamento patologico, limitando la progressione miopica. Solo così si potrà difendere la salute visiva delle nuove generazioni.