Mobilità 2025: oltre 2.300 docenti passano da sostegno a posto comune

Oltre 2.300 docenti passano da sostegno a posto comune. Il MIM pubblica i dati della mobilità 2025: squilibrio crescente e organici in difficoltà

28 maggio 2025 10:53
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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso i dati sulla mobilità del personale docente per l’anno scolastico 2025/26. In evidenza i passaggi da sostegno a posto comune: più di 2.300 docenti hanno lasciato il sostegno, con impatti significativi sulla stabilità degli organici e sul fabbisogno di supplenze, soprattutto nella scuola primaria

I numeri della mobilità 2025/26

Il 23 maggio 2025 il MIM ha pubblicato gli esiti dei movimenti relativi alla mobilità del personale docente per il prossimo anno scolastico. Il totale dei movimenti è salito a 72.177, rispetto ai 57.824 dell’anno precedente. Di questi, 40.339 sono stati movimenti volontari, 2.709 su domanda condizionata e 21.100 d’ufficio, inclusi gli accantonamenti da GPS. A questi si aggiungono 1.509 passaggi di cattedra e 6.460 passaggi di ruolo, confermando un’intensa attività di riorganizzazione del personale scolastico.

Focus: la mobilità da sostegno a posto comune

Il dato più significativo riguarda il passaggio dal sostegno al posto comune, che ha coinvolto 2.307 docenti. Il fenomeno è trasversale a tutti i gradi scolastici. Nella scuola dell’infanzia i trasferimenti sono stati 243, nella primaria 999, nella secondaria di I grado 315 e nella secondaria di II grado 750. Il dato evidenzia un costante deflusso dal sostegno, con la scuola primaria in testa per volume assoluto di mobilità. Il trend riflette la scelta di molti insegnanti di tornare all’insegnamento curricolare dopo l’esperienza nel sostegno.

Differenziali e squilibri tra entrate e uscite

L’analisi dei movimenti mette in luce una disparità marcata tra chi lascia il sostegno e chi vi entra. Nella scuola dell’infanzia, il 74,1% dei movimenti ha riguardato l’abbandono del sostegno. Il rapporto tra uscite ed entrate è ancora più netto nella primaria, dove a fronte di 999 passaggi in uscita, si registrano solo 363 ingressi. Nella secondaria di I grado, le uscite superano le entrate di 174 unità, mentre nella secondaria di II grado il differenziale è di 278. La media complessiva del sistema scolastico mostra un saldo negativo del 68,5% nei movimenti da sostegno a posto comune rispetto a quelli in ingresso.

Impatti sull’organico e necessità di supplenze

Questi numeri delineano un quadro critico per l’organico sul sostegno. La tendenza al rientro verso il posto comune comporta un crescente fabbisogno di personale specializzato per garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità. Il saldo negativo degli organici rischia di alimentare il ricorso a supplenze annuali, spesso conferite a personale privo di specializzazione. In mancanza di un piano strutturale per l’assunzione stabile e l’incentivazione della permanenza sul sostegno, la scuola italiana potrebbe trovarsi nuovamente in difficoltà nel garantire una risposta adeguata ai bisogni educativi speciali.