Mobilità docenti 2025: tutte le risposte ai dubbi più frequenti

Chiarimenti su mobilità docenti 2025: sedi, errori frequenti, vincoli, precedenze, PNRR1 e posti accantonati spiegati da UIL Scuola in modo chiaro

24 maggio 2025 12:56
Mobilità docenti 2025: tutte le risposte ai dubbi più frequenti - mobilità pendolare in treno
mobilità pendolare in treno
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Con la pubblicazione degli esiti della mobilità per l’anno scolastico 2025/26, molti docenti si interrogano sulle motivazioni dietro il mancato trasferimento, la possibilità di cambiare plesso all’interno della nuova scuola e le prospettive future. La sindacalista Roberta Vannini (UIL Scuola RUA) fornisce chiarimenti su domande ricorrenti, deroghe, punteggi, nomine PNRR1 e criticità del sistema

Verifica degli esiti sulla mobilità docenti e prime azioni da intraprendere

Gli esiti della mobilità sono disponibili sul portale SIDI e devono essere verificati individualmente da ogni docente. È fondamentale prendere visione del bollettino ufficiale e contattare la nuova scuola per un incontro conoscitivo con il dirigente. La sede di titolarità è identificata con il codice della sede centrale, anche se il docente potrà essere assegnato a un altro plesso interno all’istituto. In caso di mobilità come perdente posto, il punteggio andava verificato al momento della convalida, fase durante la quale era possibile inoltrare reclamo. Chi risulta “presente sulla provincia” dovrà attendere l’assegnazione di una scuola specifica.

Errori frequenti, precedenze e vincoli

Molti docenti non hanno usufruito correttamente delle deroghe, ad esempio non indicando l’intero comune della persona da assistere, perdendo così la precedenza prevista dal contratto. È inoltre importante sapere che chi ha ottenuto un passaggio di ruolo deve svolgere l’anno di prova nella nuova sede, senza possibilità di aspettativa presso la scuola precedente. Chi è in nomina giuridica da concorso PNRR1 potrà richiedere l’assegnazione provvisoria solo in presenza di specifiche deroghe. In caso contrario, si applica il vincolo triennale. Gli scavalchi da parte di colleghi con precedenza non sono impugnabili, poiché previsti dal CCNI.

Posti accantonati, organico e criticità

I posti accantonati riguardano i docenti vincitori del concorso PNRR1 non ancora abilitati al momento della nomina. Una volta ottenuta l’abilitazione (entro dicembre 2024), questi docenti firmeranno il contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, restano forti disparità tra graduatorie e assegnazioni. A peggiorare la situazione, la persistente distinzione tra organico di diritto e organico di fatto, che impedisce a migliaia di docenti di ottenere titolarità stabile. La UIL denuncia che tale sistema alimenta il precariato e ostacola la continuità didattica, in contrasto con le dichiarazioni del Ministero.

Mobilità interprovinciale, assegnazioni e nuove nomine

Il 25% dei posti per i trasferimenti interprovinciali viene calcolato sui posti residui dopo le fasi comunale e provinciale. I posti rimasti saranno poi destinati alle immissioni in ruolo, e solo in seguito alle assegnazioni provvisorie. I docenti che hanno ottenuto cattedre esterne su più comuni possono consultare l’organico di diritto pubblicato dall’ATP per conoscere i dettagli. Chi ha ottenuto un trasferimento lontano da casa deve prendere servizio; eventuali deroghe per riavvicinamento saranno valutabili solo successivamente. Anche le gravidanze a rischio vanno comunicate per tempo tramite certificazione, senza obbligo di presenza fisica.