NASpI 2025: guida completa per i supplenti e i lavoratori a termine della scuola

La NASpI 2025 (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) rappresenta uno strumento centrale per i lavoratori precari della scuola, in particolare per chi conclude contratti a termine e si trova disoccupato. Le ultime modifiche normative introdotte dall’INPS con la circolare n. 98 del 5 giugno 2025 offrono nuove opportunità per accedere all’indennità.

Che cos’è la NASpI 2025 e a chi spetta

La NASpI offre un sostegno economico a chi perde il lavoro in modo involontario. Il Governo ha introdotto questo ammortizzatore sociale nel 2015 con il Decreto Legislativo 22/2015. Nel 2025, possono richiederla:

• i lavoratori subordinati con contratto a tempo determinato;
• gli apprendisti;
• i soci lavoratori di cooperative con rapporto subordinato;
• il personale artistico;
• i dipendenti pubblici con contratto a termine, come i supplenti della scuola.

Novità NASpI 2025: più flessibilità per chi cambia lavoro

Dal 2025, l’INPS consente a chi si dimette volontariamente per iniziare un nuovo lavoro di ottenere comunque la NASpI, ma solo se:

• matura almeno 13 settimane di contribuzione nel nuovo impiego entro 12 mesi dalle dimissioni;
• perde successivamente il nuovo lavoro per cause non imputabili alla propria volontà (es. licenziamento o scadenza del contratto).

I supplenti brevi possono ottenere la NASpI?

Sì. Anche i supplenti brevi hanno diritto alla NASpI 2025, se maturano almeno 13 settimane di contributi negli ultimi quattro anni. La scadenza naturale del contratto scolastico rientra tra le cause che danno diritto all’indennità.

Cosa si intende per disoccupazione involontaria?

Chi perde il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà – come licenziamento o mancato rinnovo del contratto – si trova in disoccupazione involontaria. Questa condizione costituisce il requisito chiave per ricevere la NASpI 2025.

Scadenze per presentare la domanda

I lavoratori devono presentare la domanda entro 68 giorni dalla fine del contratto. Se, ad esempio, il contratto termina il 30 giugno, il conteggio parte da quella data. Superato il limite, si perde il diritto all’indennità.

Quando parte il pagamento della NASpI?

L’indennità NASpI decorre secondo questi criteri:

• Se invii la domanda entro 8 giorni dalla cessazione, l’INPS la fa partire dall’ottavo giorno.
• Se presenti la domanda dopo l’ottavo giorno, l’INPS la fa partire dal giorno successivo alla presentazione.
• In caso di licenziamento per giusta causa, la NASpI parte dal 38° giorno, se la domanda arriva entro quel termine.

Documenti richiesti per la domanda NASpI 2025

Puoi inviare la domanda tramite portale INPS o tramite un patronato. Prepara:

• copia del documento d’identità;
• codice fiscale;
• data esatta di cessazione del contratto;
• ultima busta paga.

Come calcolare la durata della NASpI 2025

L’INPS eroga la NASpI per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni. Se, ad esempio, hai lavorato per 180 settimane, riceverai l’indennità per 90 settimane. Tuttavia, la durata non può superare 24 mesi.

Calcolo dell’importo della NASpI 2025

L’INPS calcola l’importo basandosi sulla retribuzione media degli ultimi 4 anni:

• Se la media è fino a 1.470 euro (tetto 2025), ricevi il 75% dell’importo.
• Se la media supera i 1.470 euro, ricevi:
  • il 75% del tetto INPS;
  • più il 25% della differenza tra la media effettiva e il tetto.

Esempio:
Reddito medio = 1.500 €
→ 75% di 1.470 € = 1.102,50 €
→ 25% di (1.500 – 1.470) = 7,50 €
→ Totale NASpI mensile = 1.110,00 €

Quando parte il decalage

Il decalage rappresenta la riduzione progressiva dell’importo NASpI:

• dal 151° giorno per chi ha meno di 55 anni: -3% al mese;
• dal 211° giorno per chi ha almeno 55 anni.

NASpI anticipata: cos’è e quando richiederla

Puoi richiedere la NASpI anticipata in un’unica soluzione se vuoi:

• aprire una partita IVA;
• avviare un’attività autonoma;
• entrare in una cooperativa con rapporto mutualistico.

Attenzione: non puoi iniziare un nuovo lavoro subordinato nel periodo per cui hai già ricevuto la NASpI anticipata. In caso contrario, dovrai restituire l’importo.

Cosa succede in caso di malattia, maternità o rioccupazione

• In caso di malattia o maternità, le regole di decorrenza restano le stesse.
• Se ti rioccupi nei primi 8 giorni dopo la cessazione, perdi il diritto alla NASpI perché non risulti disoccupato.

La NASpI è coperta da contribuzione figurativa?

Sì. La NASpI prevede copertura figurativa ai fini pensionistici. Tuttavia, devi avere almeno un giorno di lavoro dipendente nel settore privato per rendere valida questa contribuzione. In alcuni casi, serve anche richiedere la ricongiunzione pagando un onere secondo la Legge 29/1979.

Chi ha terminato il contratto a maggio deve inviare subito la domanda per non superare i 68 giorni. Chi invece termina il 30 giugno può presentare la domanda a partire da quella data. Se hai ottenuto una proroga per gli esami di Stato, attendi la cessazione effettiva del servizio prima di fare domanda.